ASCOLTA l’INTERVISTA COMPLETA. «La realizzazione dell’aeroporto Intercontinentale del Mediterraneo a Milazzo dipende solo dalla politica. Se ci sarà la volontà politica in tre anni e mezzo si potrebbe inaugurare il primo volo». A dichiararlo è stato Fabio Bertolotti, ceo di La Sciara Holding Ltd, la società con sede a Londra che da mesi si è resa disponibile a realizzare l’opera che coinvolgerebbe tre comuni: Milazzo, Barcellona e Merì.

Bertolotti è intervenuto alla trasmissione di Radio Milazzo “Tale figlio, Tale padre” condotta da Leonardo Cusumano con il supporto per quanto riguarda la parte giornalistica del papà Gianfranco Cusumano. Il ceo di La Sciara Holding ha rivelato di avere incontrato il sindaco di Milazzo Pippo Midili a cui ha presentato il progetto. Presente all’incontro anche l’avvocato Roberto Di Pietro. Il progetto è faraonico: 800 milioni di investimento e 100/120 mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Il prossimo mese cominceranno i rilievi per lo studio di fattibilità.

«Ho avuto modo grazie all’avvocato Di Pietro e una moglie che vive nel messinese di conoscere la realtà di Milazzo e della Sicilia orientale – ha detto ai microfoni di “Tale figlio, Tale padre”- viaggiando moltissimo mi sono reso conto dell’enorme problema che esiste nel territorio relativo al trasferimento delle persone ma anche delle merci. Siamo produttori di tecnologia (droni, satelliti, auto, moto, colonnine elettriche) e proteggiamo i confini di diverse nazioni – ha sostenuto – essendo pratici della parte commerciale sappiamo che in Italia il settore muove 27 mila miliardi di euro e il 30% (9 mila miliardi) passa in Sicilia, lasciando quasi zero sull’isola. Ci siamo resi conto che creare un aeroporto intercontinentale nel cuore del Mediterraneo con la quadri-modalità di trasporto, specialmente delle merci, potrebbe portare ad una innovazione tecnologica avanzata soprattutto per quello che riguarda la filiera del fresco e l’esportazione di tutte le merci siciliane».

Una dichiarazione che però va in disaccordo con quanto sostiene l’Enac (Ente nazionale) che ritiene gli aeroporti in Sicilia già sufficienti in base al traffico. Bertolotti, però, non è d’accordo. «La gente pensa che l’aeroporto serva solo per viaggiare e farsi il weekend a Milano o Parigi, questo aeroporto, invece, ha taglio e finalità diversa: avrà la possibilità di trasportare le merci tramite aria, mare, terra, ferrovia. Questo manca in Sicilia e la posizione strategica di Milazzo porta tanti investitori. In Italia di aeroporti simili ce ne sono solo tre: Venezia, Roma e Milano».

Ma dove dovrebbe essere realizzata l’opera che prevede una pista di 3 km in un’area fortemente urbanizzata con abitazioni, aziende, viabilità pubblica?. «L’area interessata è composta da campi con una sola una porzione riguarda aree abitate – replica Bertolotti – stiamo cominciando a fare rilievi più precisi. A conti fatti saranno poche le abitazioni da espropriare che verranno compensate con una casa nuova o con il risarcimento economico. Attraverserà in parte anche il torrente Mela».

Già in passato si è tentato di realizzare l’aeroporto. Nel 2007 è stata la Provincia Regionale, qualche anno fa un magnate indiano poi scomparso nel nulla. «Ottocento milioni non sono una grande cifra per una struttura del genere. Si dimentica che queste progettualità si ripaga ampiamente oltre a creare un enorme indotto lavorativo. Visto che si parla di Ponte si potrebbero anche utilizzare gli inerti che vengono prodotti in modo da smaltirli riciclandoli».

«Con il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, abbiamo avuto un bellissimo colloquio – rivela il Ceo – Abbiamo presentato l’anteprima del progetto e non è in conflitto con lo sviluppo territoriale. Stessa cosa alla Commissione Ponte del comune di Messina e contattato gli enti preposti per le autorizzazioni come Enac, Enav e Mit e l’unica cosa che hanno potuto dire che dal punto di vista pratico problemi realizzativi non ne vedono, l’unico ostacolo può essere politico».

Ora fase più delicata, quella operativa. Dal prossimo mese grazie alla collaborazione con l’International Institute Of Technology e la società Sistemi Srl, inizieranno «i rilievi plano altimetrici e di dettaglio propedeutici alla definizione del progetto di fattibilità tecnico economica per la presentazione del Project Finance (con fondi privati e non pubblici) con annesso progetto di Porto Franco». «Così possiamo decidere collocamento esatto e la pendenza della pista. Poi presenteremo il progetto alla Città Metropolitana che dovrà fare un bando pubblico e gara di assegnazione. Noi non temiamo concorrenza. Fatto questo passaggio saranno avviati gli espropri e la realizzazione di un terminal da 150 mila mq. Nel giro di 3 anni e mezzo – se nessuno si mette di traverso – potremmo avere il primo volo» sostiene fiducioso.

Per Bertolotti i disagi sarebbero “dettagli” nonostante l’opera dovrebbe essere inserita in un territorio fortemente urbanizzata. «Gli studi di fattibilità vengono redatti proprio per questo motivo. Nulla verrà lasciato al caso: dai rumori alla presenza di una Raffineria (già presente anche vicino all’aeroporto di Catania), da uno svincolo autostradale dedicato all’oleodotto che dovrà collegare la Raffineria con l’aeroporto per alimentare i mezzi», conclude.

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PAOLO
PAOLO
25 giorni fa

C’è GENTE CHE CI CREDE, TUTTO QUESTO è MERAVIGLIOSO

Erald
Erald
26 giorni fa

Ma mi faccino il piacere.. sarebbe il quinto aeroporto in Sicilia senza contare quello adiacente di Reggio.. e chi ci crede?..vediamo cosa si ergerà prima quest aeroporto o il ponte sullo stretto?… io credo il teletrasporto

Don piricuddu
Don piricuddu
27 giorni fa

Continueremmo solo a fare il comodo degli isolani,che si arricchiscono col turismo. Mentre noi continueremmo ad avere più disagi, confusione, inquinamento e spazzatura. I TURISTI VANNO ALLE EOLIE, I SOLDI LI LASCIANO LÌ. A Milazzo la gente è solo di passaggio, e parcheggia gratis a disco nel porto

Claudio Catanzaro
Claudio Catanzaro
27 giorni fa
Reply to  Don piricuddu

Se Milazzo avesse un aeroporto e delle buone amministrazioni le agenzie di viaggio estere direbbero ai turisti di soffermarsi anche a Milazzo oltre che alle Eolie. Così il flusso turistico verrebbe indirizzato dall’aeroporto vero il Castello, il Capo, le piscine di venere, il Tono, il borgo antico

Cecio
Cecio
27 giorni fa

Se c’è volontà e capacità economica 4 anni per la costruzione sono giusti, vi ricordo che è tutto prefabbricato e che un aeroporto ha una struttura amplia arrivo/partenza una struttura antincendio e struttura rimessa tutto il resto è asfalto

Stefano
Stefano
27 giorni fa

Se mai si farà immagino già il candidato sindaco di turno che promette posti di lavoro nell’aereoporto.
Finchè non cambieremo testa non ci sarà nessun progresso, che sia l’aereoporto, il molo per le crocere o la rampa di lancio dello space shuttle.