Nel secondo appuntamento della rassegna “Il Giovedì Jazz alla Sala Laudamo” prevista per domani 30 gennaio, alle 21, alla Sala Laudamo il palco sarà tutto per il Francesco Cusa Quest (ex FCTrio).
Francesco Cusa, batterista, compositore, scrittore e docente, è una delle figure più significative del jazz contemporaneo. La sua carriera si distingue per la straordinaria versatilità e per collaborazioni prestigiose con grandi artisti italiani, come Paolo Fresu ed Enrico Rava, e internazionali, come Tim Berne e Steve Lacy. È il fondatore di collettivi artistici come Bassesfere e Improvvisatore Involontario e ha diretto numerosi progetti sperimentali, tra cui SkrunchThe Assassins e FCTrio. La sua discografia include oltre 90 album, e la sua produzione artistica abbraccia anche narrativa e poesia, sottolineando il suo approccio multidisciplinare all’arte.
Un trio che abbatte i confini del jazz. Il Francesco Cusa Trio nasce da un’idea unica: trasformare l’improvvisazione in una forma d’arte istantanea che sfida i processi tradizionali di composizione.

“La mia idea – dice Cusa – per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta”.

Il trio (Tonino Miano – pianoforte e tastiere, Riccardo Grosso – basso, Francesco Cusa – batteria e composizioni) esplora composizioni originali, poliritmie e una visione che fonde influenze tradizionali e modernità, per una performance che abbatte i confini della musica jazz.