Ad oltre due anni e mezzo dalla concessione del finanziamento, nessuna notizia sul restauro della chiesa del SS. Salvatore al Borgo, dai più nota come Badia benedettina. Da qui i giustificati timori della società milazzese di Storia Patria e della sezione di Milazzo di Italia Nostra, che nei giorni scorsi hanno chiesto chiarimenti, inviando una nota congiunta al Fondo Edifici di Culto, alla Prefettura ed alla Soprintendenza di Messina

«Il 24 giugno 2022 – scrivono i due sodalizi milazzesi – sono stati assegnati 822 mila euro di finanziamento per il restauro della chiesa. È quanto emerge da un comunicato stampa apparso in pari data sul sito del Ministero della Cultura.

La chiesa, contraddistinta dalle grate a petto d’oca da cui le monache di clausura assistevano alle funzioni religiose, era stata messa in sicurezza dall’Amministrazione comunale di Milazzo intorno al 1998, col rifacimento del tetto e delle facciate.

A distanza di due anni e mezzo, però, non è giunta alcuna notizia, ma soprattutto nessun cenno di vita per il cantiere in questione, che – se appaltato – rappresenterebbe un altro preziosissimo passo in avanti verso la trasformazione del Borgo nella cittadella della cultura della nostra Milazzo, ossia un percorso ragionato di musei, chiese ed attrattive culturali coronato dalla visita della città murata.

A tal proposito desta non poche perplessità e preoccupazioni l’articolo apparso lo scorso 12 dicembre 2024 sul quotidiano “Gazzetta del Sud”, articolo incentrato proprio sulla chiesa del SS. Salvatore ed in cui si legge quanto segue: «una paralisi assurda, affermano i rappresentanti del centrodestra che invitano le istituzioni locali a sollecitare la Soprintendenza».

Tutto ciò premesso, si chiedono informazioni sullo stato della progettazione e dell’appalto relativi all’opera in questione, allo scopo di rassicurare i citati sodalizi, i quali temono che il mancato avvio dei lavori possa determinare la revoca del suddetto finanziamento di 822.000 euro».