Non un freddo comunicato stampa ma una calorosa lettera aperta che sembra quasi una richiesta di aiuto. In questo modo Giuseppe Amendolia presidente del Centro Commerciale Naturale di Milazzo l’8 gennaio tira le somme delle festività natalizie appena trascorse. E lo fa a nome del direttivo che, a luci spente, ritiene doveroso fare alcune considerazioni ma anche a nome della comunità che ha a cuore il proprio centro cittadino.

Una lettera in cui preannuncia che nelle prossime settimane, il consorzio lancerà finalmente un progetto: una fidelity card che consentirà ai clienti di accumulare cashback immediatamente spendibile nelle attività aderenti. Iniziativa che per incentivare le vendite sarebbe giustamente dovuta partire prima di Natale ma così non è stato. Il lancio è stato posticipato per motivi tecnici e organizzativi al mese di gennaio in pieno periodo di saldi. E non c’è stato più il tempo di organizzare altro. «Non abbiamo messo in cantiere altre iniziative – spiega Giuseppe Amendolia – per non replicare cose già fatte in passato, come le lotterie che sono ormai obsolete. Avevamo fatto inserire nel cartellone dell’amministrazione comunale le letture per i bambini da fare nello spazio dell’ex Diana ma non è andata bene. Forse per colpa della poca pubblicità. E’ stata quindi un’iniziativa passata inosservata. Ora siamo pronti con la fidelity card che partirà nel giro di poco tempo».

LA LETTERA DEL DIRETTIVO CCN. «Il Natale rappresenta da sempre un momento cruciale per il commercio al dettaglio. Tuttavia, quest’anno il bilancio non è stato positivo per molte attività del cuore della nostra città. Settori come l’abbigliamento, l’oggettistica e altri ambiti legati al commercio non alimentare hanno registrato risultati inferiori alle aspettative e persino in contrazione rispetto al 2023, anno che già aveva segnato un calo rispetto a quello precedente.

In controtendenza, fortunatamente, il settore della ristorazione ha mostrato segnali incoraggianti: molti operatori hanno riportato dati positivi e in crescita rispetto agli anni passati.

Non intendiamo sottrarci al dibattito sui problemi legati alla crisi dei centri storici e al momento che sta vivendo il nostro centro cittadino. Riteniamo, tuttavia, che la situazione sia complessa e richieda dati certi e un’analisi approfondita, che vada ben oltre lo sfogo sui social o le chiacchiere da bar.

Il nostro consorzio non vuole farsi trascinare in diatribe politiche tra amministrazione comunale, opposizione e detrattori vari. Il nostro unico interesse è il benessere delle attività commerciali e, più in generale, della comunità di Milazzo.

Da un lato, non possiamo ignorare i cambiamenti nelle abitudini di consumo e l’attrattiva dei grandi centri commerciali. Dall’altro, è fondamentale riflettere sull’importanza del centro cittadino per la qualità della vita della nostra comunità. I negozi locali non sono solo luoghi di acquisto: sono punti di incontro, pilastri del tessuto economico e sociale, e meritano di essere sostenuti per evitare l’impoverimento del territorio.

In questa analisi, non possiamo non evidenziare l’interruzione della principale arteria che collega Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, bloccata da oltre due anni per lavori interminabili. Questo disservizio è una ferita aperta che penalizza il centro cittadino e altera il naturale scambio commerciale tra le due città. È una situazione inaccettabile per una società moderna e, purtroppo, su questo tema registriamo un silenzio assordante da parte delle istituzioni, tanto di quelle responsabili quanto di chi dovrebbe esercitare pressione per accelerare i lavori.

Questo tema, che va ben oltre il periodo natalizio, dovrebbe essere al centro di un’analisi più ampia e strutturata.

Vogliamo rivolgere le nostre riflessioni a tutti gli attori in campo.

Agli esercenti, che esortiamo a rimboccarsi le maniche. Infatti, siamo convinti che una parte fondamentale del rilancio dipende dalle capacità e dall’impegno di ciascuno di noi.

Alle istituzioni, alle quali chiediamo un impegno rinnovato per rendere il centro cittadino più attrattivo, con azioni mirate che siano di effettivo supporto alle attività commerciali. Serve maggiore programmazione e una migliore promozione delle iniziative, entrambe carenti durante il Natale appena trascorso.

Ai media locali, ai quali chiediamo di evitare narrazioni che danneggiano l’immagine del nostro centro storico e di valorizzare, invece, le potenzialità e il valore delle nostre attività locali.

Infine, ai cittadini, che invitiamo a riscoprire il valore dello shopping di prossimità, non solo come gesto economico, ma come atto di appartenenza e sostegno alla comunità.

INIZIATIVA PER IL RILANCIO. Nelle prossime settimane, il nostro consorzio lancerà un nuovo progetto: una fidelity card che consentirà ai clienti di accumulare cashback immediatamente spendibile nelle attività aderenti. Si tratta di un’iniziativa che sarebbe dovuta partire prima di Natale, ma il lancio è stato posticipato per motivi tecnici e organizzativi, al fine di garantirne il massimo impatto.

Uno sguardo al futuro. Concludiamo con un augurio per il 2025: che possa essere un anno di riscatto per il commercio locale e per l’intera comunità di Milazzo.

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Milazzese schifato
Milazzese schifato
9 giorni fa

Se devo dare un mio parere, dico che i negozi di Milazzo sono destinati a chiudere tutti, 1° perche gli affitti sono carissimi, 2° le tasse comunali sono diventate insostenibili specialmente la TARI e il suolo pubblico, 3° i vigili urbani sono diventati i cecchini degli automobilisti. Amen

Lulu
Lulu
9 giorni fa

Domandate a chi ha fatto aprire i centri commerciali. Le cose si pensano prima non dopo. Ormai non c’è più nulla da fare i negozi chiuderanno tutti.

Davide
Davide
10 giorni fa

Dovremmo considerare anche il fenomeno, ormai diffuso, del commercio on-line cui ha azzoppato l’intero sistema economico di ogni centro urbano. Sempre più negozi fisici chiudono saracinesca, mentre il commercio digitale cresce e fa profitti. La modernità comporta squilibri, sprerequazioni.

Davide
Davide
10 giorni fa

Milazzo è morta… e sepolta. Chiedetelo a chi governa e impone certe regole. La diffusione di centri commerciali dislocati in aree periferiche (mal servite) e parcheggi a pagamento indiscriminati hanno sottratto linfa ad una cittadina che già faticava a sopravvivere se non nei mesi estivi.

Jack
Jack
10 giorni fa

Un’amministrazione che presuntuosamente insedia la pista di pattinaggio in una piazza avulsa dalla vita cittadina solo per dare un senso alle proprie malefatte, dimostra quanta sensibilità ha nei confronti degli esercenti del centro storico