«Mi chiamo Wioletta Meler e vivo a Milazzo da tantissimi anni. Mi conoscono tutti come la ragazza di enoteca emozioni. E Vorrei parlarvi di un mio progetto».
L’associazione “Remì Onlus“, in collaborazione con l’artista Wioletta Agnieszka Meler, si è attivata per realizzare, attrezzare e sostenere presso l’Unità Operativa Complessa di Pediatria -TIN dell’ospedale Barone Romeo di Patti, un’area dedicata all’allattamento materno. Si tratta di uno spazio dove possono fermarsi tutte le mamme che allattano e che hanno la necessità di accudire i propri figli, in un ambiente discreto e idoneo.

Il progetto “La stanza di Giulio“, darà il nome all’ambiente dedicato all’allattamento che verrà inaugurato domenica 17 novembre, alle 11, a Patti. Giulio è nato affetto da una malattia rara e incurabile, costretto a controlli ed esami giornalieri, per tutta la sua breve vita durata solo pochi mesi. Durante quelle lunghe e interminabili giornate, Wioletta con suo figlio, pur avendo tutto il conforto, il sostegno e la gentilezza del personale e dei medici del reparto, hanno vissuto quelle difficoltà che purtroppo si trovano ad affrontare tutte le mamme fuori casa, con le precarietà del contesto che le circonda.
Questa stanza vuole essere un angolo di salvezza, dove rifugiarsi nel momento del bisogno e sentirsi quasi a casa propria. Oltre alle madri che si trovano già nel nosocomio, l’area è aperta anche alle madri esterne all’ambiente ospedaliero, che transitano nelle vicinanze della struttura. Infatti all’esterno dell’ospedale in prossimità dell’entrata, sarà installata una segnaletica con le indicazioni per raggiungere la stanza.
La stanza dedicata, sarà dotata di poltrona idonea all’allattamento, fasciatoio per il cambio pannolino, un tavolo con sedie, un box per neonati, un’idonea vaschetta per lavare il neonato, dei giochi ed altri accessori utili e necessari.

«Sedici anni fa è nato mio figlio Giulio – racconta Wioletta – ed era un bambino meraviglioso, sorridente che ha portato nel mio cuore tanto amore ma anche tanta sofferenza . È nato con una malattia rara e dopo un lungo percorso e tanti tentativi per salvarlo abbiamo scoperto che non c’era nulla da fare (lui prima o poi doveva morire). L’ospedale di Patti è una delle strutture qui nel messinese più attrezzato con uno staff di medici professionale e incredibilmente umano, i loro piccoli pazienti sono i loro figli e noi genitori disperati siamo come dei familiari trattati con amore e comprensione. L’ospedale di Patti è un riferimento per tutta la provincia. La mia iniziativa, dopo sedici anni, ha come scopo quello di creare una stanza (Baby Pit Stop- La Stanza di Giulio) con collaborazione con Unicef che ha approvato il mio progetto. Ho raccolto i fondi mettendo in vendita per beneficenza i miei quadri per poter creare uno spazio per le mamme e i loro neonati, una stanza per poter accudire i propri figli in serenità. Io con il mio piccolo, spesso dovevamo arrangiarsi sul un pezzo di parapetto di una finestra ho un fasciatoio fatto di un borsone o allattare il bimbo in mezza alla folla ospedaliera. Con il mio piccolo contributo – continua Wioletta – voglio continuare a creare altri spazi come la mia che si chiamerà “La stanza di Giulio”. Ringrazio soprattutto tutti i cittadini di Milazzo e Barcellona che mi hanno aiutato»