Torregrotta, il giovane regista Ivan Venuto all’International Motor Film Awards. La sua Sicilia a Londra 1 Novembre 2024 Nei Dintorni TORREGROTTA. E’ stato candidato all’International Motor Film Awards di Londra il cortometraggio “An extra gear-The race” di Ivan Venuto, giovane regista di Torregrotta. Ivan ha venti anni, studia economia e la sua passione più grande nasce a soli quattordici anni guardando film e fiction dei produttori cinematografici Martin Scorsese e Paolo Sorrentino. Ma la vera opportunità è arrivata quando Ivan ha avuto l’occasione di intervistare Sorrentino, in occasione dell’uscita del film “È stata la mano di Dio”. Da lui ha ricevuto un importante insegnamento, quello di coltivare sempre le passioni perché è proprio questo che rende unici. «Durante l’intervista – racconta Ivan – mi ha spiegato che il ruolo del regista è quello di mettere ordine nel disordine e questo è diventato il punto di riferimento per la mia vita professionale». Quella di Ivan è una vera e propria vocazione che coltiva fin da piccolo. E il suo cortometraggio sul rally “An extra gear-The race” girato a Patti grazie all’aiuto del cameramen Claudio Ventimiglia, del dronista milazzese Samuele Patanè e dello stuntman Giuseppe Messina è stato già un successo. Il corto racconta la storia di un’amicizia che riesce a salvare la vita. La storia è quella di un ragazzo, Diego, giovane pilota (interpretato da Ivan Venuto). La passione si interrompe a seguito di un brutto incidente in cui la sua ragazza, che faceva da navigatrice, muore. Ciò che per tutta la vita lo ha reso felice e quell’insieme di emozioni che poteva trovare solo su quelle macchine lo porterà alla completa distruzione perché a seguito di questo tragico evento Diego perderà il controllo della sua esistenza facendo uso di alcool e droghe e non ritrovando più un tetto sopra la sua testa. Un giorno capisce che la sua non è più una vita degna di essere vissuta e in questo percorso di ripresa verrà aiutato dal suo rivale Roberto (interpretato da Lorenzo Tuccini). Quest’ultimo inizia ad abitare insieme a Diego e lo porta ad allenarsi con lui. Inizialmente la situazione tra i due non va affatto bene ma il corso della storia cambierà, infatti Roberto non diventerà solo un grande amico ma sarà una vera e propria famiglia che riuscirà a far tornare il Diego che aveva perso se stesso già da troppo tempo. Si tratta di due rivali con mentalità differenti ma con una sola caratteristica in comune, ovvero la passione profonda per il rally. Una storia di dolore, amicizia, ripresa della propria vita che è riuscita ad entrare in classifiche internazionali, fino ad arrivare all’evento di Londra dove sono stati presenti cortometraggi americani ed innovativi e film come Ferrari e Mission Impossible. «Il mio obiettivo – confessa il regista e attore Ivan Venuto – era riuscire a far capire una cosa semplice, ovvero che un prodotto siciliano può gareggiare con un prodotto internazionale e quello realizzato da me ne è la prova». Ivan tiene alla sua amata Sicilia, proprio per questo ha avuto il ruolo come operatore in “Symbiosis” documentario sulla biologa marina Monica Blasi, ambientato nelle affascinanti Isole Eolie. L’ispirazione per la realizzazione del corto “An extra gear-The race” è arrivata dal film “Rush” tratto dalla storia vera del pilota automobilistico Niki Lauda. «Ho visto questo film – ricorda – e mi ha fatto capire che ci sono momenti nella nostra vita in cui ci ritroviamo bloccati emotivamente e che soltanto una macchina ci può garantire la libertà ed è proprio questo il motivo per cui il mio corto è girato sul rally» Dal punto di vista registico, Ivan sapeva di rischiare ma voleva farlo perché sapeva di poterselo permettere. Ha scelto di correre il rischio e ha fatto bene perché il suo progetto è stato ben apprezzato anche da attori famosi, come Carlo Verdone. «Voglio valorizzare – conclude Ivan – la mia Sicilia e soprattutto voglio accendere una speranza nelle scuole proponendo di realizzare progetti più concreti in qualsiasi ambito, che sia l’informatica, la grafica, non solo il cinema, che arrivino all’estero perché credo che questo possa aiutare i ragazzi ad aprire le menti». Articolo di ALESSIA GIUNTA Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.851 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT