LA BUSSOLA FISCALE. Leasing operativo, usare un bene senza diventarne proprietario 17 Settembre 2024 Cronaca Il leasing operativo è una soluzione sempre più diffusa per utilizzare beni senza acquisirne la proprietà con il vantaggio di poter dedurre fiscalmente i canoni, ed è largamente utilizzato per beni soggetti a rapida obsolescenza, come attrezzature tecnologiche e veicoli commerciali. Leasing Operativo e Leasing Finanziario. Pur appartenendo alla stessa categoria contrattuale, presentano differenze che ne influenzano la scelta da parte delle imprese e dei professionisti. Il leasing operativo si distingue per la sua maggiore flessibilità: si tratta di un contratto a breve o medio termine che consente l’utilizzo di un bene senza prevedere, l’opzione di acquisto alla scadenza. Il locatore rimane proprietario del bene per tutta la durata del contratto e, al termine, il bene viene solitamente restituito. Al contrario il leasing finanziario è un contratto di locazione a lungo termine che prevede, quasi sempre, un’opzione di riscatto alla scadenza, permettendo al locatario di acquisire la proprietà del bene a un valore residuo prestabilito. E’ dunque maggiormente orientato all’acquisto del bene, rappresentando una forma di finanziamento a medio-lungo termine. I canoni versati tendono a coprire non solo l’uso del bene, ma anche una parte consistente del suo valore di acquisto, oltre agli interessi associati al finanziamento. Un’altra differenza concerne la gestione del rischio e della manutenzione. In quello operativo, il locatore è responsabile della manutenzione e del supporto tecnico del bene, sollevando il locatario utilizzatore da questi oneri. Nell’altro, invece, tali responsabilità sono generalmente a carico del locatario, poiché il bene viene considerato una risorsa da acquisire. Vantaggi fiscali. Le imprese possono dedurre completamente i canoni pagati, che sia dal punto di vista dell‘IRAP sia dal punto di vista dell’IRES vengono scaricati al 100%, dimostrando l’inerenza del bene rispetto all’attività aziendale, ossia che il bene concesso sia effettivamente utilizzato per la produzione del reddito. Ciò significa che, i canoni pagati possono essere dedotti come costi di esercizio, riducendo così la base imponibile e, di conseguenza, l’imposta dovuta dall’azienda. Questa deducibilità rappresenta un vantaggio significativo per le imprese, poiché permette di scaricare i costi nel breve periodo, senza gli oneri patrimoniali e contabili legati all’acquisto del bene. L’IVA è applicata su ciascuna rata del canone periodico e può essere detratta dal locatario, a patto che il bene sia utilizzato esclusivamente per fini aziendali. Quindi, il locatario ha il diritto di detrarre l’IVA sulle rate come su qualsiasi altro acquisto di beni e servizi, purché il bene locato sia effettivamente destinato all’attività economica dell’impresa. Un esempio tipico e di sempre più larga diffusione è il settore automobilistico, dove il leasing operativo è usato per le flotte aziendali. Le imprese possono usufruire di veicoli nuovi senza doversi preoccupare della manutenzione o della gestione della proprietà, poiché questi compiti restano a carico del locatore. SANTI GRILLO, commercialista Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 809 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT