《Sai mamma un mio amico di Pace del Mela ha trovato lavoro in un bar. Proprio di fronte l’ospedale di Milazzo. Si trova bene. Non lavora tutto il giorno. Va la mattina presto e poi ha tutto il pomeriggio libero. Sono tanto contento per lui》

Così, all’improvviso, mentre stavamo pranzando mio figlio mi racconta di questo suo amico. Le parole di Leonardo mi riecheggiano in testa da stamattina. Da quando, cercando informazioni su Giuseppe Carauddo, 16 anni, morto alle 6.30 di oggi in contrada Mangiavacca, in via Madonna del Boschetto, mi hanno detto che si trovava su quella strada proprio perché stava andando a lavorare.

Chiamatelo come volete: intuito, sesto senso oppure riflessioni ma mentre scrivevo l’articolo io ripensavo alle parole di mio figlio. Pensavo “eppure ci sono tanti ragazzi che, anche se ancora giovani, d’estate lavorano”. Poi ripensavo. Sedici anni, Pace del Mela, la strada, l’orario. Riflettevo in silenzio con le mani che mi tremavano mentre scrivevo l’articolo.

Le mie riflessioni si sono scontrate con il nome di mio figlio apparso sul cellulare. Più sentivo squillare il telefonino più capivo. Rispondo. 《Mamma sono in ospedale. È morto peppe, il mio amico. È morto mentre andava a lavorare》

Il suo scooter, un SH 125, si è scontrato contro un albero alla fine del ponte che collega la zona di Archi con il rettilineo che affianca la raffineria di Milazzo. Peppe frequentava la sezione Meccanica Meccatronica dell’Istituto Tecnico Industriale Majorana. Avrebbe dovuto frequentare da settembre la quarta classe.

Peppe, portato d’urgenza all’ospedale Fogliani non ha mai più riaperto gli occhi. Il suo cuore ha smesso di battere pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale. Spezzando per sempre quello di papà Roberto e mamma Agata

Mio figlio è piombato in un silenzio assordante. Poche parole al telefono. Sento solo i suoi singhiozzi. Non vuole parlarmi.

Mi dice solo 《se vuoi la foto cerca su instagram peppe444

“444” Le parole di Leo ritornano a riecheggiare nella mia testa. “444 è la sequenza numerica degli angeli. La connessione in terra con un angelo custode“. Il silenzio di mio figlio diventa il mio.

Ad indagare sulla dinamica dell’impatto, che sembra essere autonomo, stanno lavorando gli agenti del commissariato di Milazzo. Bisogna capire se transitavano altri mezzi che in qualche modo hanno potuto causare l’incidente. Intanto il magistrato di turno del Tribunale di Barcellona ha disposto l’autopsia.

IL LUTTO CITTADINO. «Stamattina la nostra comunità è stata colpita da una vera tragedia, abbiamo perso un nostro piccolo figlio – si legge nel profilo facebook del comune pacese – tutta Pace del Mela si stringe attorno alla famiglia, ad Agata e Roberto il nostro abbraccio. L’Amministrazione Comunale proclamerà il lutto cittadino per il giorno delle esequie. L’evento estivo in programma per stasera viene rinviato a data da destinarsi».

Intanto su Milazzo così come su Pace del Mela è piombato il silenzio. Lo stesso di silenzio assordante di mio figlio Leonardo. Che nelle note di Instragram ha pubblicato 444 un angelo e un cuore.

Chissà se Peppe sapeva che il suo nome utilizzato sui social era accompagnato da una sequenza numerica angelica.

444 il numero degli angeli.

Articolo di Rossana Franzone

LEGGI ANCHE: https://www.oggimilazzo.it/2024/06/23/incidente-mortale-a-milazzo-perde-la-vita-un-sedicenne-di-pace-del-mela/