Tre componenti del Consiglio di amministrazione hanno sfiduciato la presidente Maria Teresa Collica. Franco Scicolone, Gioacchino Puglisi e Rosalia Schirò hanno depositato alla segreteria dell’Ipab di Capo Milazzo una mozione chiedendo che il Cda venga riunito il 13 giugno per deliberare la sfiducia. Il nuovo presidente dovrebbe diventare Franco Scicolone.

Oggetto della diatriba è il futuro di “Gigliopoli” e le ultime dichiarazioni della presidente Collica  sulle scelte operate legate ai lavori all’interno della Fondazione. «Quelle dichiarazioni – scrivono Scicolone, Puglisi e Schirò nella mozione – contrastano con la mozione votata dal Cda nella seduta del 15 maggio, atta a garantire la sicurezza e confermano ancora una volta come l’operato della presidente si sia caratterizzato dalla sistematica emarginazione del ruolo dei consiglieri, determinando così una mortificazione prevaricazione nei confronti dei componenti il Cda». La professoressa Collica è accusata di «accentrare la gestione dell’ente come di sua esclusiva competenza (predisposizione degli ordini del giorno dei lavori del Consiglio elaborati con l’ausilio della segretaria), l’altalenante atteggiamento tenuto in occasione della scadenza del contratto con l’associazione “Il Giglio”, culminato con la delibera di proroga del 29 dicembre 2022 con palese violazione di precise norme Anac e il rifiuto della stessa a dare riscontro alla comunicazione scritta del consigliere Scicolone del 23 giugno 2022, con la quale si sollecitava la predisposizione del bando pubblico per le attività da esternalizzare in previsione della scadenza a fine dicembre dello scorso anno del contratto con l’associazione “Il Giglio”». Tra le contestazioni mosse anche «la scarsa attitudine a fare sintesi su argomenti importanti come quello delle Serre o il mancato riscontro alle richieste di confronto con il commercialista dell’Ente per una ricognizione del patrimonio della Fondazione». «Nessuna efficace iniziativa ci è stata consentita assumere – aggiungono i consiglieri – a fronte delle disastrate finanze della Fondazione, nonostante i preziosi suggerimenti del consigliere Puglisi. Miseramente naufragata la proposta di una radicale riduzione delle spese».

Dura la replica della presidente Collica. «La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata – esordisce -, una divergenza di vedute sulla chiusura degli spazi interni della Baronia, che i consiglieri vorrebbero avvenisse il prossimo 31 agosto, in vista dei futuri lavori di efficientamento energetico sulla struttura, e nella mia proposta sarebbe invece legata al momento in cui verrà davvero allestito il cantiere. Ma è chiaro che la misura era già colma, con una Presidenza che gli altri consiglieri, ad eccezione di Padre Colosi, con il quale c’è stata sempre una piena sintonia, avevano accettato solo per evitare di decadere. Da quando è arrivato il quinto componente del CdA, si è portata avanti pertanto un’azione volta a mettermi in più occasioni in minoranza. Essere accusata di “totale disinteresse rispetto alla tutela della salute pubblica e della sicurezza nei confronti dei minori e dei lavoratori che operano in ambito delle attività istituzionalmente previste”, come si legge nella mozione, da parte di persone che nell’intero anno della mia presidenza non sono neppure mai entrate negli spazi in cui i minori svolgono le loro attività, ha dell’incredibile ed è chiaramente diffamatorio. Gli altri rilievi tecnici non meritano neppure un commento, data la bassezza e la palese pretestuosa infondatezza».

«Alla base della mozione di sfiducia c’è un’unica motivazione di fondo, non avere assecondato la loro, più volte manifestata, volontà di “sbarazzarsi” del Giglio e dei collaboratori della Fondazione. Per il resto, non penso resti particolare traccia della loro attività. Se c’è una cosa che mi rimprovero – prosegue Collica -, è stata la volontà di provare fino in fondo a riequilibrare una situazione dall’aria sin dall’inizio irrespirabile, attraverso la diplomazia e il ragionamento, mettendo al primo posto proprio gli interessi degli utenti della Fondazione. Tutto ciò ha rallentato moltissimo le decisioni a scapito degli interessi reali dell’Ente. Persino il Protocollo d’intesa con l’Area marina protetta che dovrebbe vedere nei prossimi anni l’Amp stessa e la Fondazione impegnate in diversi progetti, era stato ostacolato negli anni precedenti al mio insediamento. Anche rispetto alla collaborazione con l’Asp, da me caldeggiata, grazie alla quale sono già partiti alcuni progetti e altri sarebbero in itinere, i consiglieri non hanno mai dimostrato un reale interesse. Ad aggravare la situazione il dato oggettivo che la mozione segue alle dimissioni di altri tre professionisti chiamati a far parte di questo CdA, la dirigente Guidaldi, il dottor Iannucci e l’avvocato ed ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina Vincenzo Ciraolo, come pure che un atto gravissimo come la sfiducia del presidente venga firmato anche da un membro insediatosi da soli due mesi, che ha formato da subito una sorta di CdA ombra. Mi chiedo che cosa ci sia davvero dietro questo atto. Il mio dispiacere è solo quello di intravedere un futuro della Fondazione sempre più difficile e incerto, e non solo per la situazione economica, oltre che gravemente compromesso il bene di quei minori e lavoratori di cui oggi i consiglieri scrivono di preoccuparsi, come nella migliore opera pirandelliana. Per tutti questi motivi la mozione di oggi è per me una medaglia al merito».

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VINCENZO
VINCENZO
1 anno fa

L’eco personale ha messo in secondo piano lo scopo della fondazione, nata per far bene. VERGOGNATEVI!!!!

Oggettivo
Oggettivo
1 anno fa

Aldilà dei meriti che l’associazione il “Giglio” ha sicuramente maturato negli anni rispetto alle politiche di inclusione sociale e sostegno verso i minori. Bisogna che vi sia una gara d’appalto pubblica e priva di connivenze per la gestione di un patrimonio pubblico, in quanto IPAB. Semplice.

Red
Red
1 anno fa

Questa mitica fondazione, perché non apre i terreni del capo alle persone e gli consente di godere della zona più bella di Milazzo?
Che fastidio possiamo dare…
Troppo comodo chiudere con muri, cancelli e paletti una zona di quelle

faccilodda 2
faccilodda 2
1 anno fa

Ma la Regione perchè non commissaria la Fondazione Lucifero e manda a casa tutti, facendo un nuovo consiglio di Amministrazione, tutti nuovi??? che interessi hanno questi Signori??? Invece di sfiduciare, perchè non vi dimettete tutti, che interessi avete?????

marco
marco
1 anno fa

Viva Gigliopoli..!!.facciamo trionfare il bene…!! e non il malaffare…Scicolone vergognati