Oggi c’è stato il salvataggio di un Gufo di palude (Asio flammeus) ad opera dei biologi del MuMa, Museo del Mare Milazzo. Questo povero gufo è stato trovato nel quartiere di Vaccarella, a pochi metri dal Mare su segnalazione di Morena Petruzzelli. Non riesce a reggersi da solo, sembra molto debilitato ma fortunatamente è molto vigile.
Il Gufo è stato portato dagli operatori del MuMa al Centro di Recupero della Fauna selvatica di Messina (sui social del MuMa verranno inseriti post sulle sue condizioni).

«Questo è un “gufo non comune” – spiega il biologo Carmelo Isgrò, fondatore del Museo del mare ospitato al castello di Milazzo  – non vive stabilmente qui ma passa in migrazione. È il Gufo che ha meno abitudini notturne, ha infatti principalmente abitudini crepuscolari e addirittura diurne e quindi attua tecniche di caccia diverse da quelle degli altri gufi.
Ci teniamo a dire che questa foto è stata scattata mentre facevamo un cambio veloce di trasportino. Ricordiamo che bisogna sempre evitare contatti di questi animali selvatici con gli umani se non strettamente necessari per evitare di stressarli e fargli perdere la loro naturale diffidenza nei confronti dell’essere umano… l’animale piú pericoloso del pianeta resta sempre l’uomo».