La trasmissione Mediaset “Quarto Grado” condotta da Gianluigi Nuzzi sbarca a Milazzo. Ieri sera una troupe del programma di approfondimento dei gialli irrisolti della cronaca è arrivato in città per intervistare l’avvocato milazzese Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi. Grazie ad una sua istanza, infatti, il caso, irrisolto da quarant’anni, lo scorso gennaio è stato riaperto dal Vaticano scatenando intorto alla questione un grande movimento mediatico che ha portato Laura a partecipare, nelle ultime settimane, a numerose trasmissioni televisive nazionali.
La sparizione di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, risale al 22 giugno 1983 mentre la ragazza rientrava a casa. Ancora oggi la famiglia non sa cosa sia realmente successo e il caso, da sempre seguito dall’avvocato Sgrò, rimane uno dei più celebri irrisolti della storia italiana e vaticana.

Laura con la barcellonese Sebastiana Cutugno, autrice di Quarto Grado

E ieri sera gli autori del programma che va in onda su Rete Quattro non hanno voluto rinunciare alla presenza in studio di Laura Sgrò che in questi giorni si trova a Milazzo, sua città natale, per motivi di lavoro. Così alle 22 in punto il cameraman di Mediaset è arrivato nella città del Capo consentendo a Laura di partecipare alla puntata di Quarto Grado.

Un momento della diretta

La diretta televisiva è andata in onda dalla sala riunioni del Medical Center, centro medico polispecialistico della Depagroup. L’azienda milazzese ha, infatti, messo a disposizione una delle sue sedi per consentire a Laura di poter essere presente in trasmissione.
«Non pensavo – ironizza Laura – di essere “inseguita” fino in Sicilia. Ma so che il mio intervento insieme a quello di Pietro, fratello di Emanuela, era importante. Per questo motivo non ho voluto rinunciare. Così come non rinuncerò mai a far luce su questo caso. E’ una cosa che devo alla famiglia che da così tanti anni aspetta di conoscere la verità».
Di recente Laura è balzata agli onori della cronaca anche per la pubblicazione del suo primo libro “Sangue in Vaticano”, volume edito da Rizzoli che svela le inquietanti verità sulla strage nella Guardia Svizzera. E anche per essere stata coinvolta nella realizzazione della serie Tv Netflix “Vatican Girl” che porta sullo schermo proprio la storia della scomparsa di Emanuela Orlandi.