Carnevale, ritorna a Cattafi “A Màschira 2023”. Ecco le date e il programma 4 Febbraio 2023 Nei Dintorni SAN FILIPPO DEL MELA. Ritorna a Cattafi lo storico Carnevale Cattafese “A Màschira 2023 Incontro di Tradizioni“. Dopo due edizioni perse a causa delle restrizioni anti covid, l’Associazione Culturale “A Màschira” presieduta da Marco Trifirò, riporta per le strade di Cattafi la tradizionale sfilata dello Scacciuni. Due le date in programma, 5 e 19 febbraio a partire dalle 14,30. E la prima data promette di stupire. E’ in programma, infatti, il gemellaggio con altre tradizioni d’Italia. A sfilare per le vie di Cattafi insieme al gruppo cattafese, si saranno “Le maschere di Tricarico” dalla Basilicata che tornano per la seconda volta a Cattafi, dalla Sardegna a suon ritmato di campanacci con la loro affascinante e particolare danza arrivano i famosissimi “Mamuthones e Issohadores” e dalla Puglia “Lu Pulgianella di Castrignano Del Capo” una maschera molto antica e per certi versi molto simile al nostro Scacciuni. Grande soddisfazione tra il direttivo dell’associazione anche per essere riusciti ad avere i Mamuthones e Issohadores da Mamoiada, simbolo indiscusso del folklore, delle tradizioni, del Carnevale della Sardegna che arrivano in Sicilia forse per la prima volta dopo aver girato il mondo in lungo ed in largo con le loro maschere. “A Màschira” è una festa da non perdere perchè è un vero e proprio evento storico che ripercorre in maniera goliardica lo sbarco dei turchi che da archi si sono diretti a Santa Lucia. A caratterizzare questa festa sono i personaggi che sfilano per le vie del paese: i protagonista sono la “Fioraia” e i “Scacciuni” (figure principali e fondamentali dell’intera sfilata), poi c’è a “Coppia” , “I ballerini“, formata da “Dami” e “Cavaleri“. A decidere le sorti del ballo è “U Capimaschira” poi c’è anche “I Fimmati“, i “I Musicanti“, “I Buffuna“, “I Spazzini“, “I Ciusciacanigghia“, “I Fimmini” e “A Maschiredda“. La festa è anche caratterizzata dall’assoluta presenza di soli uomini. Infatti la “Fioraia” è sempre interpretata da figure maschili. Gli uomini prescelti per fare questo ruolo, infatti, devono sottoporsi ad ore di trucco per poter essere quanto più uguali nei tratti somatici ad una figura femminile. Solo di recente a prendere parte alla sfilata ci sono anche le donne. A partecipare al corteo che perocrrerà tutto il paese al passo di tarantella saranno oltre settanta persone che fanno prevalentemente parte di famiglie che da anni tramandano questa tradizione a figli e nipoti. Insomma si tratta di un pomeriggio fatto di balli tradizionali e musica che andrà avanti fino a sera. Domenica 19 febbraio, invece, dopo la sfilata del gruppo cattafese, a concludere i festeggiamenti del carnevale il gruppo etno-folk luciese “La Coppola Nera” in concerto. Tante iniziative ruotano attorno il carnevale, per arricchire negli anni il suo bagaglio fotografico l’associazione propone la sesta edizione del concorso fotografico a premi “Fotografa a Maschira” e poi c’è l’animazione bimbi a cura del Mago Cristian, degustazioni e artigianato locale. Il carnevale cattafese è quindi un’occasione unica per rivivere la storia facendosi travolgere da un’onda di colori suoni e danze che non ha eguali in Sicilia. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.926 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT