Si terrà il 23 gennaio la prossima udienza che vede imputato il ventunenne palermitano Andrea Cardinale, presunto assassino di Nino Calabrò, il ventiseienne di Barcellona ma residente a Milazzo dove ha frequentato il tecnico Majorana,  e di Francesca Di Dio, la fidanzata di 20 anni. I corpi dei due giovani sono stati trovati il 21 dicembre all’interno dell’abitazione di Thornaby-on-Tees, in Inghilterra (contea di Yorkshire), dove Calabrò si era trasferito per fare il croupier nel casinò locale. La ragazza originaria di Montagnareale, invece, era andato a trovarlo per le feste di Natale.

Cardinale, coinquilino di Calabrò, l”unico indiziato dell’insano gesto, era da tempo affetto da disturbi psichici. Nei mesi scorsi era stato anche ospite della famiglia Calabrò per la festa dei diciotto anni della sorella di Nino, la giovane Alessandra. E’ comparso giovedì scorso in videocollegamento davanti alla Teesside Crown Court:  durante la breve udienza ha parlato solo per confermare il suo nome. Il giudice, che non ha rivelato alcun particolare su quanto accaduto, oltre a confermare la custodia in cella dell’imputato, ha aggiornato il processo al 23 gennaio, tenendo a precisare che la prossima volta «Cardinale si presenterà in aula con i propri rappresentanti legali».

LA RACCOLTA FONDI. Dopo la notizia del duplice omicidio di Nino e Francesca, massacrati a colpi di una mazza da baseball, le comunità di Milazzo e Barcellona si sono strette attorno ai familiari. I genitori di Nino rimangono in Inghilterra in attesa di potere riavere le salme e potere entrare nell’abitazione a raccogliere gli effetti personali. Prosegue la raccolta fondi promossa dalla parrocchia di San Rocco di Calderà.  Le donazioni sulla piattaforma Gofundme (CLICCA QUI) hanno ampiamente sforato il tetto iniziale delle 10 mila euro (esteso il traguardo a 20 mila euro), somma prevista per sostenere le spese per il rimpatrio della salma e dei funerali, previsti nell’ultima decade di gennaio alla Basilica minore di San Sebastiano martire, a Barcellona. Oltre all’azione sostenuta dai Frati francescani dell’Immacolata, si attende un contributo dell’Amministrazione comunale di Milazzo che manifestato cordoglio con un comunicato stampa dopo il ritrovamento dei corpi.