108, 54, 21. Non è un terno al lotto ma il numero dei verbali che hanno accumulato singole aziende o cittadini per le infrazioni commesse al famigerato semaforo di San Giovanni dagli automobilisti che hanno cambiato corsia e – sulla carta – attraversato l’incrocio con il rosso. Le prime due sono state notificate a due ditte di trasporto e affitto mezzi cittadine, l’ultimo ad un singolo automobilista. Ogni verbale prevede una sanzione da 184 euro che, se pagati entro i cinque giorni, scendono a 134. Se invece l’infrazione viene effettuata la notte si sale a 240 euro (ridotta 173). La cosa ancora più grave è la decurtazione di 6 punti dalla patente per ogni singolo verbale (i punti sono 20) e la sospensione del documento se non il ritiro in  caso di recidiva (sono centinaia i casi). 

I NUMERI. I numeri ormai impazzano, capire quelli esatti è un rebus, anche perchè aumentano di giorno in giorno. A quanto pare le multe elevate con l’ausilio del famigerato Photored  e già notificate sarebbero attualmente circa 3 mila di cui il 60% per il passaggio con il rosso. Secondo una stima, con questo andazzo, il numero dovrebbe almeno raddoppiare visto che le ultime multe notificate dalla posta risalgono ad infrazioni commesse ad agosto  e a settembre con l’apertura delle scuole ci dovrebbe essere una impennata. I segnali del semaforo sono stati recentemente cambiati per ridimensionare il fenomeno ma gli effetti si vedranno solo successivamente.

LA PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACO. Il sindaco Pippo Midili ieri ha fatto un altro comunicato sull’argomento. Di sostanza c’è poco. In questa vicenda divenuta una vera “questione sociale” nessuno può fare azioni concrete ed ai cittadini non rimane altro che rivolgersi o al Prefetto o al giudice di Pace: il sindaco Pippo Midili, che con delibera di giunta aveva fato atto di indirizzo per l’installazione del Photored in quella passaggio, non può interferire nell’operato degli uffici suggerendo o meno l’applicazione di un articolo rispetto ad un altro (ad esempio se al posto del passaggio con il rosso venisse contestato il cambio di corsia, la gravità sarebbe inferiore sia come sanzione che numero di punti tolti dalla patente) e il comando di polizia municipale non può fare omissioni di fronte a infrazioni riprese dalle telecamere. Di mezzo ci sarebbe una sentenza della cassazione di febbraio che conforterebbe l’interpretazione della polizia locale. 

«Da sindaco – si legge in una nota – oggi ho deciso di intervenire perché rientra certamente tra i miei compiti quello di tutelare e salvaguardare in tutti i modi i miei concittadini. Anche quando gli stessi commettono delle infrazioni che però non creano danni o pericoli evidenti e per le quali poi vengono colpiti in maniera che reputo eccessiva. Non è mio compito giudicare ed interpretare le norme ­ – prosegue – ma credo che una famiglia oggi non sia nelle condizioni di poter essere esposta a pagamenti notevoli e con la ulteriore aggravante di non poter utilizzare la patente per chissà quanto tempo. Lo trovo spropositato ed è per questo che chiedo, così come fatto anche per le vie formali, al Comando di Polizia Locale che si trovi una soluzione che vada oltre le interpretazioni normative che ritengo siano competenza dei giudici e non certo dei cittadini o del Sindaco o del comando di Polizia locale».

Midili sostiene che «il Comando di polizia municipale sia nelle condizioni di stabilire, attraverso la visione dei fotogrammi, quanti siano i cittadini che hanno commesso infrazione di cambio corsia e quanti invece hanno deliberatamente attraversato gli incroci dell’Asse viario con il rosso sulla corsia di percorrenza successivamente al semaforo. Senza entrare nel merito di quale sia la norma corretta da applicare, da Sindaco e nell’interesse dell’intera cittadinanza ­ – sottolinea ancora Midili – ritengo utile uno sforzo da parte del Comando di Polizia locale nell’individuare una soluzione percorribile che eviti preoccupazioni, crisi economiche e perdita di patente a quei cittadini che, pur commettendo una infrazione, hanno però fatto solo un cambio corsia. Sono certo che una soluzione verrà individuata e che tutto potrà essere risolto già nelle prossime giornate evitando quindi cospicui pagamenti e perdita di tantissimi punti agli automobilisti del cambio corsia».

L’APPELLO AL PREFETTO. Midili passa la “patata bollente” al prefetto di Messina. «Faccio appello anche a Sua Eccellenza il Prefetto di Messina perché comprenda i motivi che mi hanno spinto a questo intervento, conoscendo il forte senso di sensibilità che ha per le problematiche sociali. Sulle fantasiose note lette in questi giorni, rispetto ad azioni compiute per fare cassa, ad iniziative intraprese per raggiungere fantomatici obiettivi per guadagnare percentuali inesistenti, lascio all’intelligenza della gente stabilire quanto valgano queste illazioni avanzate da soggetti che certamente avrebbero potuto impiegare meglio il proprio tempo.Come amministrazione ­- conclude il Sindaco ­- abbiamo sin da subito creato azioni miranti a far risparmiare i cittadini e ad essere vicine alle loro esigenze in campo economico. La politica dell’Amministrazione non è certamente cambiata e sono certo che i funzionari ed i Dirigenti del Comune saranno sempre pronti a seguire l’azione politica intrapresa, pur nella consapevolezza e nel rispetto dei diversi ruoli».

I RICORSI. Centinaia di cittadini e aziende si stanno organizzando in maniera congiunta per presentare ricorso. Diversi studi legali della città si sono resi disponibili a rappresentare gli automobilisti che hanno creato anche chat di facebook su cui confrontarsi. 

DIETRO LE QUINTE. Che il photored  al semaforo di San Giovanni  sarebbe stato fonte di polemiche si era capito da subito. Ma nessuno ha preso “correttivi”. Pochi giorni dopo l’installazione delle apparecchiature avvenuto su atto di indirizzo della giunta Midili si erano registrate 200 infrazioni in un solo giorno come riportato da Oggi Milazzo (LEGGI QUI). “Regolamentare” da subito la questione avrebbe probabilmente evitato il problema a migliaia di cittadini e, forse, inutili appelli e doglianze successivi.

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Eddy
Eddy
1 anno fa

Voglio ripetere che se l’infrazione del passaggio col rosso fosse stata notificata subito agli interessati,certamente costoro non sarebbero stati recidivi,con l’alta multa da pagare ed il pericolo del ritiro della patente.Ma le tante multe potrebbero anche essere state causate da una dubbia segnalet

Eddy
Eddy
1 anno fa

3.000 mila(ora magari 5.000) multe in pochi giorni per il passaggio col rosso a San Giovanni ? Ci sono anche degli automobilisti che se le sono beccate sette-otto volte in poco tempo. Se la prima notifica gli fosse arrivata subito, certamente non ci sarebbero ricaduti. Sarebbe stata una pazzia.

maria
maria
1 anno fa

Allucinante… Piu’ di 3000 verbali. mi riferisco ai verbali elevati per presunto passaggio col rosso: Ma a nessuno sorge il dubbio che il dispositivo non sia ben funzionante ??? (esempio mal funzionamento della fotocamera rispetto il reale passaggio dell’auto ??? ) 

mario
mario
1 anno fa

purtoppo a milazzo girano tantissimi persone che non rispettono il codice stradale non usano le frecce di direzione ne quando si fermono e nemeno quando devono ripartire usano il cellulare e nessuno si accorge di niente perccio se pagano qualche verbale ci sta bene.

Pippo
Pippo
1 anno fa

Troppi semafori e di giorno il rosso nn è visibile aggiustateli prima di fare multe