Nessun ricovero all’ospedale Fogliani di Milazzo in terapia intensiva. E’ quanto risulta ad Oggi Milazzo dopo le notizie diffuse nelle ore scorse relative ad una intossicazioni da tonno che avrebbe portato una coppia di milazzesi ad essere ricoverata in gravi condizioni nella struttura ospedaliera di contrada Grazia. Effettivamente al Fogliani nei giorni scorsi si sono presentati almeno cinque casi di intossicazione alimentare presumibilmente da pesce avariato: genitori con un bambino e una coppia. I primi tre avevano mangiato in un ristorante del comprensorio di Milazzo, i secondi a casa dopo avere acquistato del tonno in pescheria. Questi ultimi due, i più gravi. Il marito è stato portato d’urgenza al Barone Romeo di Patti per essere ricoverato in Terapia intensiva. La moglie ricoverata prima in medicina e poi in cardiologia.

I sanitari del pronto soccorso hanno diagnosticato per tutti la “sindrome sgombroide” provocata presumibilmente da pesce avariato proveniente dallo stesso lotto. Uno di loro è ricoverato a Patti, la moglie a causa di un infarto si trova a Milazzo.  I vertici dell’ospedale di Milazzo hanno segnalato le circostanze al Servizio veterinario dell’Asp per i relativi controlli d competenza.

Gli altri casi – secondo quanto si legge su altre testate del territorio – invece, riguardano persone di Barcellona, ben cinque che si sono sentite male al termine di una cena in un locale della zona accusando dolori addominali, nausea e vomito. Sono andati alla Guardia medica di Terme Vigliatore, ma il medico di turno, visto l’elevato numero di pazienti con la stessa sintomatologia, ha richiesto l’intervento di ben tre ambulanze del 118 giunte da Milazzo, Barcellona e Falcone, che hanno trasferito il gruppo al “Cutroni Zodda” e al “Fogliani”. Tutti sono stati sottoposti a terapia e per fortuna la loro condizione si è rivelata meno grave di quello che si pensava originariamente.

AGGIORNAMENTO. All’ospedale di Milazzo hanno confermato che non risulta ufficialmente nessun ricoverato per intossicazione da tonno in Terapia intensiva. Risulta ricoverato per problemi cardiologici un parente della persona presa in carico al Barone Romeo dI Patti a causa dell’intossicazione. Le informazioni sono state attinte da fonti ufficiali.

LEGGI ANCHE: Milazzo, tonno contaminato: intossicata anche una sposa

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Pietro
Pietro
1 anno fa

Visto che sapete i nomi, diteli! o siete omertosi anche voi?

comedyclan
1 anno fa

ci di dovere ma fin quando questi personaggi escono dalla pescheria chi cascitti i pisci pi l’amici e parenti allora si puo chiudere un occhio in questo caso tutti e due e gli sfortunati se la beccano PIU CONTROLLI ALL’ORIGINE CHIUSURE E MULTE SVEGLIA

comedyclan
1 anno fa

i nomi si sanno il locale pure si sa anche che non si puo’ pescare ne vendere ma loro lo rubano a poveri pescatori che lo fanno di nascosto x vivere quindi niente fattura e pagato da 3 a 5 euri perche’ il pescatore locale non fa fattura ma non si scrive nulla e penso lo sappia anche chi chi di

Via
Via
1 anno fa

Il tonno non si può più pescare da quasi un mese,perche è stata raggiunta la quota
Quello pescato e venduto ai chi poi provvede a rivenderlo,è illegale
Come illegale e vietata è la pesca di tonno che ogni anno fanno tutti sti abusivi
Ma chissà perché nessuno vede niente…e loro sono la “legge”

Cittadino attento
Cittadino attento
1 anno fa

Bisogna togliere la licenza a questi venditori senza scrupoli