L’onorevole Tommaso Calderone con il sindaco Gianni Pino

L’Onorevole Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, ha chiesto e ottenuto un incontro con il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al fine di poter discutere sulle problematiche relative alla Raffineria di Milazzo. Obiettivo dell’incontro, in programma a Roma il prossimo 2 febbraio, «la risoluzione delle problematiche nell’ottica della salvaguardia dell’occupazione e dei posti di lavoro, sempre con uno sguardo attento alla tutela dell’ambiente».

«Ci siamo subito attivati – ha dichiarato l’Onorevole Calderone – cercando questo incontro per chiarire i termini della questione. Ho inoltre chiesto e ottenuto la partecipazione a questo incontro anche dei sindaci di San Filippo del Mela e Milazzo».

Pippo Doddo

Anche il consigliere comunale Pippo Doddo è intervenuto sull’attuale vertenza della Raffineria ed in particolare sulle recenti affermazioni rilasciate dalla senatrice Barbara Floridia nei giorni scorsi a proposito della mancanza di proposte presentate nel 2020 dai vertici dell’azienda al tavolo ministeriale.
Il consigliere nel ribadire che “la Ram è la più importante fonte di lavoro e di sostentamento della provincia di Messina”, contesta all’esponente del movimento 5 Stelle proprio queste affermazioni. “Vorrei ricordare che la Raffineria di Milazzo – afferma Doddo – è al 50 per cento dell’Eni e al 50 per cento della Q8. Le azioni di Eni sono per il 30,1% di proprietà statale (circa 4,3% di proprietà del Ministero dell’Economia e Finanze e per circa il 25,7% di Cassa Depositi e Prestiti). Quindi ritengo che a livello governativo debba esserci quella programmazione in merito al futuro dell’azienda di Milazzo, visto che la Raffineria ha una forte rappresentanza statale. Non credo che le proposte dovessero arrivare dalla dirigenza locale. E’ lo Stato che deve decidere il da farsi, anche se in passato ha sottolineato come lo stabilimento di Milazzo fosse “strategico ed essenziale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti non solo in Sicilia ma anche nel territorio nazionale”.

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David
David
2 anni fa

Pippo Doddo=la Raffineria 50% eni di cui una percentuale è statale quindi lo stato doveva effettuare la programmazione. Spiegate a questo uomo che una percentuale del 50% corrisponde a quella percentuale diviso 2 rapportata al 100%. Grazie in maniera Anticipata

Ste
Ste
2 anni fa

Parlare tutti di disoccupazione, ma se gli impianti venissero smantellati e poi fatti nuovi impianti “green”? o addirittura ad altro indirizzo industriale lavorerebbero molte più persone per molto più tempo. Il fatto è che voi che vi lamentate lo fate perché state comodi alla raffineria, chi ve la fa fare di passare da apri/chiudi valvole a montatori?! Ovviamente tutti li dentro per meriti…

Milazzese82
Milazzese82
2 anni fa

Tra poco arrivano i cinesi……….

Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa

Concordo pienamente con la saggezza dell’età del sig.Doddo. “”Non credo che le proposte devono arrivare dalla dirigenza locale” che sono semplici esecutori di decisione prese altrove. Necessita programmare il futuro dell’azienda perché continua inesorabilmente la riduzione dei consumi dei combustibili fossili.

Salvo
Salvo
2 anni fa

Calderone con il bene che vuole alla raffineria la farà chiudere definitivamente..