Se un esercente milazzese non pagherà i tributi comunali rischia la chiusura del locale e la revoca della concessione. Il consiglio comunale di Milazzo ha approvato il regolamento predisposto dagli uffici su indicazione dell’amministrazione Midili che introduce nuovi parametri in materia di riscossione e lotta all’evasione. Da gennaio 2021 chi non sarà in regola con Tari, Imu e tassa sulla pubblicità da Palazzo dell’Aquila non verranno più rilasciate licenze, autorizzazioni, concessioni o rinnovi.

L’assessorato alle Finanze guidato da Roberto Mellina nell’ultimo anno ha emesso ben centomila avvisi di pagamento, distribuiti in nove ruoli diversi (cinque ordinari e quattro pregressi) a partire dal 2017. Oltre 1500 utenti, invece, hanno deciso di accogliere l’invito a rateizzare le vecchie bollette senza costi aggiuntivi. «Questo regolamento – ha detto Mellina – intende ripristinare l’equità tra i titolari di attività commerciale. Non è giusto che ci siano contribuenti che versano regolarmente e altri che fanno finta di nulla. Si crea anche una concorrenza sleale oltre che si danneggiano le casse del Comune il quale per garantire i servizi deve introitare i tributi».

Il sindaco Pippo Midili durante la seduta in aula consiliare ha posto l’attenzione sul mancato invio delle bollette negli anni scorsi accusando i suoi predecessori di “incapacità politica e amministrativa”.  «Fin dall’insediamento è stata diffusa la voce che il Comune di Milazzo ha crediti per 45 milioni di euro – ha esordito Midili – senza però specificare che tali somme sono iscritte come possibile introito di tributi, e soprattutto senza specificare la ragione per la quale ad un certo punto gli uffici comunali non hanno più emesso le bollette».

DIETRO LE QUINTE. Le bollette dei rifiuti 2020 che presto verranno consegnate ai cittadini saranno più esose rispetto al 2019. Ci sarebbe stato un errore commesso nell’emissione di quelle precedenti dove rispetto al piano tariffario reale mancano all’appello due milioni e 300 mila euro.

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Salvo
Salvo
2 anni fa

I primi a pagare dovrebbero essere sindaco, assessori e consiglieri, iniziamo da qua, poi Continuiamo con gli altri

Saggezza
Saggezza
2 anni fa

Sindaco se non sono stati mandati le bollette nella passata amministrazione vorrei ricordare che c’era anche lei nel consiglio comunale e che aveva fatto fare ricorso a tante famiglie. I commercianti sicuramente chiuderanno, già la strada di via Umberto primo sembra un cimitero tra l’illuminazione scarsa e turti i negozi chiusi.

Oratipassa
Oratipassa
2 anni fa

Chissà se controlleranno anche chi intasa il suolo pubblico fregandosene di tutto il resto. Dai che le agevolazioni stanno per scadere.

Cittadino disgustato
Cittadino disgustato
2 anni fa

Ma il sindaco dice incapace ai suoi assessori e consiglieri, voglio ricordare al sindachello che qualcuno della sua maggioranza faceva parte della vecchia amministrazione, poverino dimenticata in fretta.

Antonio
Antonio
2 anni fa

Gli esercenti commerciali sono attività economiche ed esse è giusto che paghino.
Qualora l’attività è in crisi per svariati motivi è meglio che chiudano perchè non ha senso mantenere una attività in perdita.E’ la persona fisica p.es. i disoccupati i quali non producono reddito che vanno esentati .