I Carabinieri della Compagnia di Milazzo e del Nucleo Subacquei di Messina hanno recuperato una rete “fantasma”, lunga circa 200 metri, collocata a 36 metri di profondità, pericolosa per la fauna marina locale.

I militari della Motovedetta CC 814 “Monteleone” ed i Carabinieri sommozzatori hanno individuato la rete, verosimilmente persa accidentalmente da ignoti, rimasta incagliata sul fondale, provvedendo alla rimozione in sicurezza, mediante l’uso di palloni da sollevamento.

«Le reti “fantasma”, ossia disperse – si legge in un comunicato – sono una grave minaccia all’ecosistema marino poiché uccidono indiscriminatamente pesci, mammiferi, tartarughe, grandi cetacei, uccelli ed inquinano i mari».

La rete recuperata è un rifiuto speciale e sarà consegnata ad un’azienda per il successivo riciclo ed eventuale riutilizzo delle materie prime.

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Ninna di bastione
Ninna di bastione
2 anni fa

Ma è normale che ci peschino tutto l’anno!
Sennò che AMP sarebbe?!
La protezione dei pesci…per farli finire solo sulle barche giuste ed impedire alle persone qualsiasi di passarsi mezz’ora in pesca.
È una riserva privata con ingresso a pagamento, o gratuito se si ha la conoscenza

UnMilazzese
UnMilazzese
2 anni fa

E come la mettiamo con le reti non-fantasma messe all’interno di quella porcheria di AMP in salsa milazzese con il beneplacito del Gruppetto di Individui che la gestisce?.
È una vera porcheria che quella legge un po’ truffa che l’ha istituita autorizza i pescatori professionisti di pescare al suo interno 365 giorni l’anno