Il viaggio che riprende. Dopo un intenso e fecondo periodo di ricerca. Sarà pubblicato il 6 agosto, sulle piattaforme social, “Proemio”, brano che introduce “Daccapo”, il nuovo lavoro, in uscita il 13 settembre, di Francesco Andaloro che torna con la sua musica a otto anni di distanza dall’album “Isola”. Un progetto innovativo, “Daccapo”, che riassume nel suo stesso titolo l’idea di come sia sempre possibile ricominciare, nonostante gli anni “stropicciati” dal tempo che passa. Molto emblematica la copertina dell’opera, un foglio sgualcito.

La particolarità di “Daccapo” risiede nel suo essere un lavoro in divenire. Ciascun brano verrà infatti pubblicato ogni mese anche per dare più fiato alle canzoni, per farle respirare il più possibile. La durata del progetto è indefinita, ignota allo stesso cantautore che procederà passo dopo passo, accompagnato dalla gente in tutto quello che c’è durante la preparazione di una canzone: le aspettative, le attese, le difficoltà, i luoghi dove tutto nasce e che “consuma” pensieri ed emozioni. Saranno inoltre riproposti vecchi brani, ma con una veste di arrangiamento del tutto nuova. Un album che rispetta lo stile di Francesco Andaloro e che tuttavia rappresenta una vera rivoluzione sia sul piano armonico che melodico.

Un assaggio di tutto questo è appunto “Proemio”, un breve brano che racconta il rapporto di Francesco Andaloro con la musica. Il preludio è stato scritto e ideato dallo stesso cantautore e registrato presso la Megalith Music. L’esecuzione alle chitarre è stata affidata a Gianluca Rando. Il brano sarà inoltre accompagnato da un videoclip che ha come scenario i boschi dei Monti Peloritani. A curare le riprese, Alessandro Turchi.

«La realizzazione di un solo minuto e mezzo di canzone ha coinvolto diversi collaboratori – sottolinea Francesco Andaloro –. Un’idea, per quanto bella e brillante possa essere, rimarrà solo un’idea senza le persone giuste, capaci, cioè, di renderla concreta. “Daccapo” rappresenta per me una sorta di sfida – aggiunge il cantautore –. Ogni brano non è fine a stesso ma ha un significato intrinseco che lo collega agli altri brani. Un concept album ermetico, che vuole narrare l’essenziale, tenendo dentro il segreto che ogni canzone deve possedere. Non sarei tornato se non avessi avuto dei nuovi spunti. In ogni lavoro butto dentro tutte le riserve riempite durante i miei periodi di silenzio. Anche nelle pause qualcosa continua a muoversi. Più tempo stai in disparte, isolato, e più probabilità hai di tornare con nuove e ricche storie da raccontare. Credo che il segreto di ogni artista sia proprio questo: essere un ottimo spettatore della vita, diventandone poi un discreto attore».