La Fondazione Lucifero replica alle perplessità espresse da Peppe Falliti, già responsabile del Wwf di Milazzo, che ha contestato la scelta di organizzare all’interno dell’Area Marina Protetta d Capo Milazzo, terreni di proprietà dell’Ipab mamertina, eventi musicali e spettacoli tra cui il Mish Mash Festival che affonda le sue radici nella cultura indie italiana con concerti previsti tra l’8 e l’11 agosto di Margherita Vicario, Gaia, e Ariete. Secondo Falliti i luoghi non sarebbero ideonei e la scelta irrispettosa dell’ambiente circostante (LEGGI QUI)

«Da organi di stampa il Cda della Fondazione Barone Lucifero – si legge in una nota a firma del presidente Vincenzo Ciraolo – ha appreso che il dottor Giuseppe Falliti, fondatore della sezione locale del Wwf, in merito agli eventi programmati dal 27 luglio all’11 agosto a Capo Milazzo, ha dichiarato che “Amp e Fondazione Lucifero, naturalmente in combutta con l’Amministrazione comunale, consegnerebbero il sogno dei cittadini milazzesi alla sicura distruzione per un evento di tre giorni».
Corre l’obbligo di precisare al dottor Falliti e alla cittadinanza milazzese che la Fondazione Lucifero ha appreso la notizia dell’organizzazione degli eventi al Capo, in data 27 luglio a manifestazioni avviate e che gli stessi si svolgeranno su terreni che non appartengono all’Ente.
Per quanto sopra si restituiscono al mittente con fermezza e vigore i termini utilizzati e le gravi insinuazioni sul coinvolgimento della Fondazione, lesive dell’immagine e della onorabilità dell’Ente e dei componenti del Cda. Il tutto con riserva di valutare ulteriori iniziative», conclude Ciraolo.

 

Subscribe
Notificami
guest
18 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
UnMilazzese
UnMilazzese
3 anni fa

Se non si riesce ad evitare questo scempio del Capo per questa manifestazione

PASSATE PAROLA: CHE NESSUNO VADA AL FESTIVAL

È l’unico modo rapido, civile e genuino per mostrare a questi Individui quanto non ne possiamo più di loro e delle loro azioni.
Solo per mostraglielo, non per farglielo capire perché, tanto, non capiscono e non vogliono capire

Giorgio
Giorgio
3 anni fa

Non si è mai visto su questa testata nessuno che criticato, rintuzza tutti i commenti. Si vede che falliti ha parecchio tempo da perdere e ritiene che solo lui detiene il “verbo” della salvaguardia dell’ambiente, datogli da 35 anni di assolutismo nella gestione del wwf.

Giacomo
Giacomo
3 anni fa

Falliti informati prima di straparlare e se hai coraggio intervieni sull’area del Cirucco che è veramente in area Sic ed è abbandonata al degrado…… Ma poi perché ti sei svegliato all’improvviso dal tuo letargo? Non ti ho visto mai insieme ai volontari a pulire le.spiagge al Capo …..

Semu cunsumati
Semu cunsumati
3 anni fa
Reply to  Giacomo

Sta solo cercando di far aprire gli occhi alla gente e di difendere quello che è nostro e che ci è stato preso, Capo compreso.
Menomale che c’è gente come lui, anzi dovrebbero riconoscergli i meriti e affidargli la gestione della AMP.

Libertà
Libertà
3 anni fa

Premesso che il Mish Nash non è il genere adatto alla location prevista. Forse neanche il castello non lo è!! Ma solo perché deve fare sbigliettamento occorre un’area chiusa . Detto ciò mi auguro che non succeda nulla poiché il rischio di imprevisti è alto

Giuseppe
Giuseppe
3 anni fa

Il signor io so tutto è come il papa che una volta eletto resta in carica sino alla morte. Ci faccia sapere quando è stata l’ultima volta che è stato rieletto e quanti sono i soci del WWF di Milazzo, familiari esclusi.

Giuseppe Falliti
Giuseppe Falliti
3 anni fa
Reply to  Giuseppe

Forse siamo centomila, in numero e qualità sufficiente perché lei possa godere di Capo Milazzo. Riesco ad esprimere la mia opinione senza tessere di alcun tipo, in virtù di onestà e competenza. Strappi la sua tessera di anonimo e provi ad occuparsi di Ambiente almeno per un 10% di quanto abbia io fatto!

Tony
Tony
3 anni fa

sarete anche centomila ma sono cento anni che non organizzate nulla

Gigi
Gigi
3 anni fa
Reply to  Tony

e si megghiu tu che ti passi a vita supra u divanu a lamentarti