Peppe Maimone

Oggi al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania si è tenuta la Camera di Consiglio in merito ricorso presentato dai comuni di Monforte San Giorgio, Santa Lucia del Mela e Merì, sull’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Ministero della Transizione Ecologica alla Raffineria di Milazzo.

Secondo i comuni e le Associazioni, l’AIA avrebbe dovuto prevedere misure necessarie a prevenire incidenti simili a quello verificatosi nel marzo 2018, quando si è verificato lo sversamento di prodotto petrolifero in mare. Misure che riguardano la manutenzione dei serbatoi con l’installazione dei doppi fondi e maggiori controlli.

I giudici del TAR hanno riconosciuto le esigenze cautelari del ricorso fissando a breve l’udienza di merito.

«Siamo soddisfatti del risultato già ottenuto e ringraziamo i comuni per aver accolto l’invito delle Associazioni e Comitati della Valle del Mela a presentare ricorso al Tar – dichiara Peppe Maimone».

Maurizio Capone

UN RICORSO LUNGO 14 ANNI. Nei giorni scorsi, invece, a 14 anni dal ricorso, il Tar di Catania ha respinto il ricorso della Raffineria di Milazzo, condannandola anche al pagamento delle spese di giudizio (4000 euro) che chiedeva l’annullamento di una delibera consiliare del 18 luglio del 2007 contenente una mozione, proposta dall’allora presidente del consiglio comunale, Maurizio Capone, relativa alla problematica sull’inquinamento del territorio di Milazzo, con la previsione di alcuni interventi a carico delle industrie presenti sul territorio. «La mozione di un Consiglio Comunale è mero strumento di indirizzo politico e non è produttiva di effetti giuridici esterni. Per tale ragione non può essere opposto da soggetto esterno che si ritiene penalizzato». Questa la motivazione dei giudici. Nello specifico, come ricorda lo stesso Capone, oggi non più a palazzo dell’Aquila, si era deciso che la Raffineria si dotasse di un dissalatore allo scopo di porre fine al continuo depauperamento delle falde acquifere; installasse a proprie spese nel territorio centraline di monitoraggio per il rilevamento di tutti gli inquinanti emessi in atmosfera 24h, investisse i fondi necessari a garantire la massima sicurezza degli impianti.

Una presa di posizione contestata dal management della Ram che ha deciso di andare sino in fondo per cancellare quel provvedimento. Non sono stati però di questo avviso i giudizi amministrativi. Oggi chiaramente quella mozione è rimasta inattuata (anche se Capone ha chiesto all’Amministrazione di tenerne conto e prevedere quegli interventi), mentre Lorenzo Italiano, che all’epoca era sindaco di Milazzo e oggi siede in Consiglio, ritiene che possa essere uno stimolo in più per accelerare col protocollo d’intesa da lui proposto nei mesi scorsi e approvato dall’Aula.

 

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Gianni
Gianni
2 anni fa

Ma vi siete chiesto mai quando la RAM fra poco smetterà di raffinare e diverrà solo deposito costiero con solo un centinaio di dipendenti e non avranno più lavoro oltre 500 diretti e più di 1000 dell’indotto; e quando la A2a smetterà di produrre e altri 700 persone perderanno il lavoro, cosa ne sarà dell’economia di questa città?
Continuate a vincere queste battaglie di Pirro.

domenico giorgianni
domenico giorgianni
2 anni fa
Reply to  Gianni

se i vertici dell’ ENI dovessero decidere di convertire la raffineria in deposito costiero, cosa fra l’altro già paventata in altri tempi e sussurrata di recente, lo farebbe a prescindere da queste sentenze, fra l’altro giuste e doverose, e se ne fotterebbero allegramente dei lavoratori

Davide
Davide
2 anni fa

La RAM ha messo radici, dobbiamo prenderne atto. Non si può barattare il lavoro di qualche centinaio di persone per la salute di miglia di cittadini. Ormai ce la dobbiamo tenere, ma che rispetti il territorio, non con le chiacchiere, e fornisca risposte certe di sicurezza, qualità ambientale e tutela dei posti di lavoro. A “cazzo di cane” non può funzionare niente in questo mondo!

cammelo
cammelo
2 anni fa

commenti tra 3 ..2…1…

SAL
SAL
2 anni fa

Ma chi le scrive queste baggianate ?? Ma, le ha lette le sentenze ?? e se per caso le ha lette, ha capito cosa c’è scritto ??

Realista
Realista
2 anni fa

Perché cattive, direi anzi buone notizie per i cittadini