Ha guardato in silenzio lo scontro sindacale e politico sull’esubero di 15 operai e le accuse rivolte più o meno direttamente sul servizio effettuato a Milazzo dalla sua azienda. Oggi è Vittorio Lardone, amministratore unico della  Super Eco  di Cassino a raccontare ad Oggi Milazzo la sua verità sulla gestione del servizio integrato dei rifiuti in città il cui testimone è passato lo scorso 16 aprile alla Caruter di Brolo. Un passaggio che – secondo quanto riferisce Lardone –  sarebbe avvenuto addirittura senza alcun contatto diretto tra le due aziende che hanno saltato anche il rituale del passaggio di cantiere.

«Il 28 settembre 2018, il giorno in cui arrivammo per la prima volta a Milazzo ci trovammo un elenco del personale di molte unità superiore a quelli assunti e impiegati fino al 15 aprile 2020 – ricorda Vittorio Lardone – quindi la situazione attuale di esuberi rispetto a quanto previsto dal piano Aro non solo l’abbiamo eredita dalla precedente gestione ma addirittura snellita. Ovviamente tutto ciò è agli atti, quindi senza paura di smentita».

 

Lardone sostiene che la Super Eco non è stata chiamata in causa nè durate gli incontri sindacali di queste settimane, nè per il passaggio di cantiere con la nuova ditta. 

«La Super Eco non è mai stata convocata agli incontri con i sindacati né messa a conoscenza dell’evoluzione della situazione occupazionale. Una cosa alquanto strana è che non è stata convocata o svolta alcuna procedura di passaggio del cantiere con la Caruter come previsto dalla normativa. Ad onor del vero l’unico contatto con la Caruter risale a non più tardi di due mesi fa, quando fu data disponibilità ad un incontro a patto che la convocazione fosse arrivata con il dovuto preavviso.  Visto che la Caruter non ha preso accordi per le vie brevi, come è buon uso fare, la convocazione ufficiale fu fatta in una data in cui il sottoscritto aveva impegni precedenti lontano da Milazzo.Da quel momento il silenzio», conclude Lardone.