LA LETTERA. Insegnanti e forze dell’ordine non hanno lesinato critiche per l’estenuante lentezza con cui vengono somministrati quotidianamente i vaccini nel centro Asp di via Impallomeni. Nei giorni scorsi l’attesa veniva fatta anche anche sotto la pioggia a causa del maltempo per evitare assembramenti nei locali. Ma c’è altro. Un lettore ci ha raccontato il tentativo di  sottoporsi volontariamente alla vaccinazione utilizzando le dose non utilizzate durante la giornata come prevede una specifica ordinanza del Commissario Straordinario anti Covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo. Ecco la sua testimonianza. Naturalmente se l’Asp vorrà replicare troverà lo stesso spazio per chiarire la vicenda.

Venerdì 26 marzo dalle ore 12 alle ore 14 ho verificato, presso il Centro vaccinale di via Impallomeni a Milazzo, quale siano i tempi di reazione della macchina burocratica territoriale nei confronti delle disposizioni nazionali. Ho atteso pazientemente gli sviluppi e le possibilità di vaccinarmi, qualora vi fossero state dosi disponibili dovute a defezioni dei prenotati per quella giornata.

Durante le chiamate d’appello da parte di uno dei responsabili che usciva dalla sala vaccinazioni, ho gentilmente offerto la mia disponibilità ad essere tenuto in considerazione, in coda ai presenti, come volontario, dal momento che già non avevano trovato risposta all’appello almeno 4-5 nominativi chiamati dallo stesso responsabile. Il responsabile mi ha risposto che l’ordinanza Figliuolo per lui non aveva alcun valore e che non voleva finire davanti al Magistrato per casi tipo quello del giornalista Scanzi (?) … Rimasto interdetto, ho capito che il soggetto in questione non aveva contezza della legittimità della mia richiesta.

Va chiarito che il cittadino, con queste modalità, non ha alcun modo di verificare, in trasparenza, elenchi numerici dei convocati, dei vaccini a disposizione e di chi poi non si presenta, quindi tutto è lasciato alla discrezionalità e al libero arbitrio dei medici-burocrati di turno.

Svuotatasi la sala, si affacciava infine la Dirigente, già infastidita per la mia richiesta, e borbottando, chiudeva bruscamente la porta.
Sulla base di questa esperienza e come testimonianza diretta del tipo di gestione che in concreto avviene della campagna vaccinale di questo territorio, ritengo che, senza una reale inversione di tendenza, senza criteri chiari e trasparenti, senza un vero controllo di produttività ed efficienza dei centri vaccinali, la Regione Sicilia può pure ipotizzare di vaccinare i cittadini in chiesa o negli stabilimenti balneari, ma non finirà per tutti prima del 2050 e, per alcuni neanche, se non si hanno, evidentemente, “Santi in Paradiso”.

Giacomo Giammattei

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CLAUDIA
CLAUDIA
3 anni fa

Mio marito è iscritto alla lista di attesa ma mai nessuna chiamata.Quasta mattina ospedale a Milazzo alle ore 11 si sono presentati solo 2 anziani,le dosi avanzate a chi vanno? Pfizer va buttata…….

Alessio
Alessio
3 anni fa

Servono più personale e locali più grandi. Molta gente va a Messina per stanchezza.

chicco
chicco
3 anni fa
Reply to  Alessio

A far cosa? Ma ci sei mai stato a fare il vaccino a Messina?

Lucy
Lucy
3 anni fa

Purtroppo a Milazzo c’è stata, c’è e ci sarà per sempre questa mentalità da provincialotti, leoni in casa e pecore in trasferta…

Enzo
Enzo
3 anni fa

Scusate, ma non dovrebbe esserci un’altra lista per coloro che danno la disponibilità per vaccini “non utilizzate” per l’assenza dell’avente diritto?

chicco
chicco
3 anni fa

Le vaccinazioni fatte in quel centro sono AstraZeneca, la dose avanzata non finisce in pattumiera ma messa in frigo (comune) e inoculata a chi è prenotato per i giorni a seguire.