“Violenza di genere: contrasto e prevenzione”. E’ il tema dell’incontro virtuale promosso dalla presidente Soroptmist Milazzo, Agata Spampinato Siracusa. Sono intervenuti l’assessore comunale Beatrice De Gaetano; il vice prefetto di Messina, Caterina Minutoli; la presidente del Tribunale di Messina Marina Moleti di Sant’Andrea di Malatino; il comandante della Compagnaia dei carabinieri di Milazzo, Andrea Maria Ortolani. La conclusione dei lavori è stata affidata alla vicepresidente Nazionale Soroptmist, Rina Fiorulli.

Il vice prefetto Minutoli ha presentato la carta dei servizi e affrontato il tema del recente monitoraggio sulla situazione della violenza di genere, col coinvolgimento tra le altre istituzioni, dei centri antiviolenza. Il  monitoraggio aveva come obiettivo quello di comprendere la situazione di pericolo legato alla convivenza forzata tra donna-carnefice nel periodo del lockdown. Dallo studio è emerso che  tutti i centri antiviolenza hanno continuato a seguire diverse donne anche nella fase di lockdown. 

L’intervento del comandante dei Carabinieri Milazzo, capitano Andrea Maria Ortolani, si è focalizzato sull’utilizzo della “stanza tutta per sé”, realizzata dal Soroptmist di Milazzo nel 2016 (presidente Maria Bellan Magliarditi), nell’ambito del  percorso di accoglienza e ascolto di donne e minori vittime di violenza. Ortolani ha riportato alcuni dati circa gli interventi concreti svolti a Milazzo dai Carabinieri dall’inizio del 2020. Tra gli altri, si riportano 5 arresti e 39 deferimenti in stato di libertà per maltrattamenti, 6 arresti e 34 fermi per stalking, 3 arresti e 4 deferimenti per violenza sessuali, 3 allontanamenti urgenti dalla casa familiare. Le richieste di aiuto al 112 dei carabinieri della compagnia di Milazzo, invece, nel 2020 (1 gennaio – 31 ottobre) sono state: 9 per maltrattamenti in famiglia, 12 per atti persecutori, 83 per liti in famiglia (dietro le quali si nascondono spesso reati di genere).

L’intervento di Marina Moleti, presidente Tribunale di Messina, socia Soroptmist del club peloritano, è stato centrato sul rischio di  vittimizzazione secondaria della donna nel percorso penale e nella dimensione giornalistica, ponendo l’attenzione sulla necessità di sempre maggiore formazione di avvocati, giurististi, giornalisti.

A conclusione dei lavori, la vicepresidente Soroptmist nazionale, Rina Florulli  ha illustrato il duplice binario di intervento del club, che si articola in «progetti concreti e sensibilizzazione costante delle istituzioni».