Il segretario del Siulp Santo Giorgianni ha scritto ai candidati a sindaco di Milazzo per conoscere le iniziative che intendono assumere in ordine alla sicurezza della cittadina una volta eletti. Particolare attenzione viene posta sulla logistica del Commissariato distaccato di polizia “che, purtroppo – si legge nella lunga lettera –  ad oggi non ha mai trovato nelle amministrazioni comunali riscontro a quelle che erano le richieste di miglioria per un miglior servizio da rendere ai cittadini». Secondo il sindacato quello di Milazzo è un territorio che ha bisogno di rafforzare tutti i presidi di sicurezza, compreso il commissariato di polizia che deve tenere sotto controllo l’intero hinterland costituito, oltre che dai comuni delle Isole Eolie (Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni) anche dai comuni limitrofi di Condrò, Gualtieri Sicaminò,  Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, S. Filippo del Mela, S. Lucia del Mela, San Pier Niceto, Torregrotta, Valdina e Venetico “dove insiste una microcriminalità dedita, prevalentemente, alla commissione di reati predatori ed allo spaccio di sostanze stupefacenti”.

Il sindacato si è già impegnato a livello provinciale e nazionale a richiedere un incremento sia di personale sia di mezzi per il Commissariato, dove il personale – fra presente Giorgianni –  ha registrato nell’ultimo decennio un decremento organico di almeno venti unità oltre a far registrare, ad oggi, un’età media di 53 anni. “A causa di tali scelte politiche nazionali, le funzioni in carico al Commissariato vanno avanti solo per lo spirito di sacrificio degli appartenenti che, oltre ad espletare gli incarichi dei rispettivi uffici cui sono assegnati, svolgono doppie e talvolta triple mansioni sacrificando la famiglia. Tali sacrifici personali sono spinti dal voler adempiere con abnegazione al proprio dovere oltreché la più nobile finalità di servire al meglio la cittadinanza”.

Le necessità del territorio sono ta te. “Milazzo – scrive Giorgianni –  con circa 32.000 abitanti, per popolazione è il terzo comune della città metropolitana di Messina, dopo il comune capoluogo e la vicinissima Barcellona Pozzo di Gotto e costituisce il punto di approdo alle Isole Eolie, rinomate località turistiche. Nel periodo estivo la popolazione quasi raddoppia per i tanti vacanzieri che affollano la città. Il porto di Milazzo oltre ad accogliere un notevole flusso di viaggiatori da e per  le Eolie (annualmente transitano dal porto mediamente 1.000.000 di passeggeri, in gran parte concentrata nel periodo turistico) è l’unico porto commerciale lungo la costa tirrenica in provincia di Messina. Da ciò ne consegue la necessità, da parte del locale Commissariato, di dover far fronte alla prevenzione e repressione della commissione di reati perpetrati sia nei confronti dei turisti che per buona parte dell’anno affollano la zona antistante il terminal degli aliscafi che ai danni delle biglietterie Liberty Lines e Siremar, che realizzano giornalmente incassi di elevatissimo importo. Il Comune di Milazzo ed il suo hinterland – continua nella lettera – sono inoltre caratterizzati dalla capillare presenza di discoteche, sale da ballo, pub, ristoranti e locali in genere in cui si riversano, in ogni periodo dell’anno,  masse di giovani e non solo, provenienti da tutta la provincia. Tale condizione determina, comprensibilmente ed inevitabilmente, delle particolari esigenze di sicurezza strettamente connesse alla movida che anima oltre le serate, in maniera particolarmente sensibile anche le nottate della fascia tirrenica. Non di rado, difatti, a seguito di risse, liti e situazioni comunque collegate all’abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti numerose sono le richieste di intervento sul “Numero Unico per le Emergenze 112”. Tante sono anche le attività imprenditoriali florovivaistiche che impiegano manodopera straniera, che determina inevitabilmente un notevole afflusso di stranieri presso il locale Ufficio Immigrazione”.

Altro aspetto che merita di essere evidenziato, secondo il sindacalista è il fatto che nel comprensorio è forte l’influenza dell’organizzazione mafiosa “dei barcellonesi” che perpetra anche in questo comprensorio delitti di diversa natura contro la persona, contro il patrimonio e la Pubblica Amministrazione. Altrettanto impegnativa è la presenza nel comprensorio di Milazzo di grossi agglomerati industriali e di aziende di primo piano (si citano su tutte la Raffineria di Milazzo e la A2A di S. Filippo del Mela) che determinano situazioni assai delicate dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza pubblica. “Numerosissime sono le vertenze occupazionali all’interno degli impianti industriali – scrive il segretario del Siulp – sia di  RAM che A2A che interessano il territorio di competenza del Commissariato di P.S. di Milazzo e che spesso rendono necessario l’impiego di personale dipendente in Ordine Pubblico e quotidianamente di personale UIGOS essendo questo territorio, come detto prima, interessato da fermenti di natura politica, ambientalista ed occupazionale. Infatti la zona in argomento, storicamente caratterizzata dalla presenza del nucleo industriale di Milazzo, composto, oltre che dalla Raffineria e dalla centrale elettrica, dal porto, dall’acciaieria e da altre piccole e medie industrie, presenta un livello di inquinamento di importante pericolosità socio-sanitaria, motivo per il quale, associazioni ambientaliste costituite, in massima parte, da cittadini residenti nel Comune di Milazzo e nel comprensorio della Valle del Mela nel corso degli anni hanno mantenuto alto il livello di guardia, avversando la paventata realizzazione di ampliamenti di impianti industriali altamente inquinanti nonché richiedendo l’abbassamento degli agenti inquinanti. Tanti altri servizi di O.P. devono essere dedicati ai cittadini come per le manifestazioni sportive in generale ed in particolare quelle calcistiche oltre al delicato dovere istituzionale, trattandosi di Commissariato Distaccato, di trattare le pratiche inerenti al rinnovo o rilascio dei passaporti e al rilascio, controllo e rinnovo dei vari porti di armi”.