IL COMMENTO. In un paese normale, la sentenza del TAR Palermo, che dichiara illegittima una parte del Piano Regionale della Qualità dell’Aria siciliano, sarebbe stata accolta con uno scatto di orgoglio da parte delle associazioni ambientaliste.

Per la prima volta, nero su bianco, un giudice appura una mancanza estremamente grave da parte della Regione Sicilia e dell’Arpa: ossia, l’assenza di una rete pubblica di monitoraggio della qualità dell’aria su tutta la regione.

E lo stesso giudice – che comunque non ha poteri in merito – ammonisce tecnici e politici a provvedere in maniera solerte.

A Milazzo, invece, le associazioni ambientaliste lasciano intendere che la magistratura sia in qualche modo interessata solo a sostenere i profitti dell’industria.

E fanno le cadute dalla naca quando scoprono che la rete di monitoraggio pubblica non esiste. Ma da quanto tempo non vengono rilevati gli inquinanti in Sicilia e a Milazzo in maniera adeguata?

 

La sentenza è molto chiara. La Regione Sicilia, oltre ad aver utilizzato un modello matematico inattendibile per stimare i dati, in un allegato allo stesso Piano della Qualità dell’Aria scrive senza mezzi termini che «le stazioni di misurazione non sono conformi alle previsioni di legge, né come numero minimo né come inquinati rilevati». E, a proposito di una delle due centraline della Valle del Mela, nella sentenza si ricorda che «nel 2015 non sono nemmeno state registrate le concentrazioni di NMHC [ndr, gli idrocarburi non metanici da cui si originano gli odori molesti] nella stazione di Contrada Gabbia (Pace del Mela) per motivi tecnici e quindi non sarebbero nemmeno disponibili i dati relativi a questo parametro per il Comprensorio del Mela».

Dati incontrovertibili, mai confutati – emersi proprio grazie al ricorso presentato dalla Raffineria di Milazzo – che hanno dimostrato come talune prescrizioni previste dal Piano regionale della Qualità dell’Aria siano state – colposamente o dolosamente – fondate sul nulla.

 

L’indignazione, dunque, a rigor di logica, non dovrebbe essere rivolta né contro i giudici né contro l’azienda ricorrente.

C’è da chiedersi, invece, quali risultati le associazioni ambientaliste milazzesi e siciliane siano riuscite sinora a conseguire nella battaglia per dotare la regione di un’adeguata rete di rilevamento degli inquinanti.

Perché – per riportare un esempio – le carcasse delle centraline di rilevamento della Provincia di Messina giacciono ormai da diversi anni (decenni?) sul suolo della Valle del Mela, spente e abbandonate.

 

Luca Formica

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Davide2
Davide2
4 anni fa

Non ho mai letto tante castronerie come in questo articolo. Le tesi della raffineria spacciate per “dati incontrovertibili”. Si arriva persino a sostenere che la rete di monitoraggio pubblica “non esiste” pur di negare l’evidenza dell’inquinamento e la necessità di ridurlo

l'ambientalista non pagliaccio
l'ambientalista non pagliaccio
4 anni fa
Reply to  Davide2

Vai a lavorare e soprattutto a studiare. Voi ambientalisti del niente, dovete studiare!

carmelo
carmelo
4 anni fa

Articolo pertinente, su argomenti stringenti, che dimostra l’avventatezza, l’incompetenza, se non l’inutilità dei nostri rappresentanti politici, a tutti i livelli, no comment sui verdi nostrani.

Grillo parlante
Grillo parlante
4 anni fa

Segue…
L’Arpa ha risposto che anche se ci fossero statenon sarebbe stato possibile gestirle per i tagli al personale arpa Sicilia. Il tutto é documentato nel verbale prefettizio, tutto il resto rimane soltanto un insieme di parole senza senso trasportate dal vento….

Grillo parlante
Grillo parlante
4 anni fa

Qualche lustro fa in una riunione tenutasi presso la prefettura di Messina, erano presenti i sindaci della valle del Mela, Ram, Arpa, Ispra e Oms(c’era anche Marano sull’uscio della porta ). La RAM ha preso l’impegno di finanziare l’acquisto delle centraline. Continua…

Qualunquemente
Qualunquemente
4 anni fa
Reply to  Realista

Ma lo hai letto fino in fondo l’articolo che citi? O per te è sufficiente il titolo? Come qualche altro saccente che “sa” tutto e sparla di tutto (specialmente di ram), ma davanti alle evidenze si tira fuori adducendo al fatto di non essere addentro.

Simone
Simone
4 anni fa

Le centraline sono state acquistate aspettano slo che qualcuno, competente a farlo, indichi dove vanno posizionate.

l'ambientalista non pagliaccio
l'ambientalista non pagliaccio
4 anni fa

Per non parlare dei vari assessori all’Ambiente che si sono succeduti in tutti questi anni di politica.