Da sinistra Salvini, Francilia e Italiano (FOTO OGGI MILAZZO)Lorenzo Italiano getta la spugna e la Lega abbraccia Pippo Midili. Il Terzo polo rimane sulla carta 9 Luglio 2020 Cronaca 30 Commenti L’ufficialità non è ancora giunta ma che Lorenzo Italiano non prenderà parte alle amministrative di ottobre è ormai una cosa certa. A Vaccarella da oltre una settimana è stato rimosso lo striscione “Italiano sindaco” che faceva bella vista su di un balcone. Sulla pagina facebook ufficiale l’ultimo post risale al 1 luglio. In risalto la foto del comunicato stampa con cui Forza Italia, Diventerà Bellissima e Fratelli d’Italia confluiscono sul candidato sindaco Pippo Midili e un laconico commento: «Il comunicato con il quale, accordandosi su Barcellona, hanno deciso su Milazzo e i Milazzesi. Una mossa sleale a scapito della nostra comunità politica e umana». Insomma, chi sognava una Milazzo stile “villaggio turistico” (così aveva dichiarato Italiano) , dovrà risvegliarsi e prendere atto della debacle. Dopo il passo indietro di Forza Italia quello della Lega è rimasto un appoggio solo sulla carta visto che l’accordo con Midili per unire tutto il centrodestra è una cosa assodata. Secondo gli addetti ai lavori il comunicato stampa non sarebbe stato diffuso poichè la Lega – che ha presentato Italiano a Salvini durante una recente visita a Milazzo – vorrebbe che a fare il passo indietro fosse l’ex sindaco in modo da ringraziarlo per il “grande senso di responsabilità” e riunire il centrodestra senza passare per un partito che sfugge per salire sul carro del vincitore. Dall’altro lato Italiano, a questo punto, dopo avere tentato invano di diventare leader di una coalizione civica, non ha più nulla da perdere e tergiversa. Pippo Midili, d’altronde, di pubblicizzare l’arrivo della Lega non ha alcuna fretta. Se gli oltre 2000 voti di lista rafforzeranno una coalizione che attualmente vanta otto liste, dall’altra i malumori sono tanti. Intanto i sostenitori della prima ora cominciano a sentirsi di troppo e nemmeno strategici visto l’arrivo dei partiti degli onorevoli barcellonesi. A saltare gli accordi per i posti in giunta e la presidenza del consiglio. Altri sostenitori, invece, di essere associati alla Lega non hanno alcuna intenzione. A cominciare dalla lista Fare Milazzo che schiera all’interno esponenti di centrosinistra che originariamente pensavano di prendere parte ad una coalizione civica che strizzava l’occhio a destra. Lunedì sera si è tenuta una riunione fiume e non è escluso un ritiro dell’appoggio. Ma le alternative sono ridotte al lumicino. A sinistra la candidatura del renziano Fabrizio Spinelli (Italia Viva) non ha riscaldato gli animi e il Pd rimane perplesso. Il sindaco Giovanni Formica (Pd) da tempo avrebbe deciso di non ripetere l’esperienza amministrativa ma i contestatori interni al Partito democratico non sono stati in grado di far crescere una valida alternativa. Il medico Giovanni Utano, candidato del Movimento 5Stelle difficilmente potrà aggregare visto i rigidi paletti imposti dal partito fondato da Beppe Grillo. Le candidature di Maurizio Munafò e Antonio Messina, se verranno confermate, non sembrano irresistibili. Tra anti-sovranisti e Vox Italia si vagheggia di un ipotetico “terzo polo” ma manca la materia prima: un candidato a sindaco con appeal e una struttura capace di convogliare i consensi necessari per arrivare almeno ad un ballottaggio. Il coordinamento provinciale di Vox Italia composto da Mario Coppolimo, Ferdinando Vento e Giuseppe Munaò, con i presidenti dei circoli e con tutti gli iscritti hanno comunicato la decisione di proporre una terza via alle elezioni amministrative di Barcellona Pozzo di Gotto e di Milazzo. «Un terzo polo aperto a tutti coloro che non si riconoscono né nelle logiche spartitorie del cosiddetto centrodestra né nelle fallimentari politiche amministrative del centrosinistra degli ultimi anni» scrivono. «A Barcellona come a Milazzo non ci riconosciamo in quella che è divenuta una grande ammucchiata senza capo né coda affastellata con l’unico scopo di vincere facile, puntando non sulla qualità ma sulla quantità e sull’effetto trascinamento delle liste», concludono. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 13.427 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT