«Eccessi di populismo». E’ bastata questa espressione per fare andare su tutte le furie gli ambientalisti del comprensorio di Milazzo che, con una nota, attaccano i diciassette consiglieri comunali che hanno firmato un documento in cui prendevano posizione sulla “vertenza raffineria”. Un documento rimaneggiato a conclusione della seduta per mantenere equilibri politici nel centrodestra. Addirittura gira la versione originaria in cui si chiedeva esplicitamente di cambiare il Piano regionale di qualità dell’aria, approvato nel 2018, che prevede una considerevole riduzione delle emissioni delle industrie più inquinanti della regione, tra cui la Raffineria di Milazzo.

I consiglieri hanno anche chiesto l’istituzione di un tavolo permanente composto da rappresentanti del Comune di Milazzo, della Raffineria e dei sindacati per discutere di ambiente e lavoro dopo lo stato di agitazione degli operai dell’indotto a causa del mancato reintegro dopo l’emergenza covid 19. «Non è accettabile che le associazioni, portatori di interessi diffusi, vengono escluse dal tavolo», tuonano gli ambientalisti di Adasc, Coordinamento ambientale Milazzo- Valle del Mela, Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, Arci Messina Aps, Movimento No inceneritori del Mela, Associazione Tsc.

 

LA BOZZA DELLA DISCORDIA. Ma lo scontro più duro è su altre parti del documento. Nel documento definitivo è contenuto un’espressione che gli ambientalisti definiscono «alquanto ambigua». Si legge: «si invita il governo regionale, attraverso l’intervento della deputazione locale, a discutere di margini e parametri al fine di evitare “eccessi di populismo».

“Una specie di “messaggio in codice” – obiettano gli ambientalisti del territorio  – che viene però smascherato in una precedente versione. E’ infatti trapelato che nella proposta iniziale si chiedeva chiaramente una revisione del Piano regionale di qualità dell’aria, al fine di permettere alla Raffineria di inquinare di più, continuando anche a distruggere il clima».

 I nuovi limiti, che entreranno a pieno regime nel 2027, con uno step intermedio nel 2022, corrisponderebbero alle migliori tecnologie oggi disponibili ed applicabili. «Un risultato storico ottenuto dopo 60 anni contro cui è arrivata puntuale la levata di scudi delle grosse industrie inquinanti, che con ricorsi e manovre sottobanco stanno tentando di far saltare il Piano», scrivono le associazioni.

LA VERSIONE IN “POLITICHESE”. Alcuni consiglieri si sarebbero rifiutati di aderire alla proposta originaria «e quindi dal compromesso è uscita fuori la versione più politichese». «Evidentemente – continua la nota che invita i deputati regionali a non dare seguito alla richiesta  – gli autori di questa “proposta indecente” (che sembra essere partita dal gruppo della Lega) non hanno capito che il lavoro si difende favorendo gli investimenti per gli adeguamenti ambientali, non evitandoli. Anziché chiedere al governo regionale di permettere alle industrie di inquinare di più, perchè non chiedono al governo centrale degli incentivi sulla riconversione ecologica delle industrie? Cos’è il “Green New Deal” di cui si parla tanto, se non questo?», conclude la nota stampa.

 

La bozza del documento approvato dal consiglio comunale (FOTO OGGI MILAZZO)

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Onnep
Onnep
3 anni fa

Moriremo tutti di tumore ma con la panza piena di merendine in scadenti nuove case di periferia

Realista
Realista
3 anni fa
Reply to  Onnep

Caro Omnep.. Il problema del comprensorio è la squadra di lecchini che costituiscono il sistema. Ricevono anche l’ordine di porre determinati like o meno a i commenti che non vanno a genio al sistema. Comunque ti sei dimenticato della Nutella della Mensa. Ottima! Con due barattoli ti compri il silenzio di un persona.

Realista
Realista
3 anni fa
Reply to  Onnep

Non dire le cose come stanno..gli amici di merenda ti mettono i like contro. Danno una nutella della mensa per un like contro.

Mauro
Mauro
3 anni fa

Cari ambientalisti di tutti i tipi lo volete capire che la Raffineria di Milazzo è una delle migliori d’Europa !!! per tantissime ragioni. E’ giusto limitare ma fino ad un certo punto. Avete mai provato a tappare con un piede anche metà del tubo di scarico di una macchina ? Inoltre come mai nel look down si respirava aria pulita con gli impianti sempre in marcia ? Riflettete……..

Realista
Realista
3 anni fa
Reply to  Mauro

Che bel lavaggio di cervello le ha fatto il sistema. Complimenti!

Simone
Simone
3 anni fa

La classe politica prenda atto di questo fallimento dovuto a quattro pseudoambientalisti ignoranti e imponga quello che si fa da tutte le altre parti nel MONDO.
Altrimenti si assumano le responsabilità di oltre 10.000 famiglie in tutta la Sicilia, oltre Milazzo, che perderanno il lavoro per questi personaggi senza senso.

Realista
Realista
3 anni fa
Reply to  Simone

Limiti più restrittivi vuol dire più lavoro per le imprese e riduzione delle emissioni inquinanti. Quindi sia l’indotto che il comprensorio ne guadagnano. L’unica nota negativa è il maggior esborso di denaro da parte della Ram.

Simone
Simone
3 anni fa

Effettivamente la CE sentiva il bisogno che quattro pseudoambientalisti ignoranti gli insegnassero quali limiti rispettare come se le Bat non bastassero e infatti in Europa siamo gli unici a fare riferimento a limiti assurdi anzi ridicoli che solo questi personaggi potevano inventarsi SENSA NESSUN FONDAMENTO TECNICO la fiera dell’ignoranza fonte ulteriore di pericolo desertificazione della Sicilia