Il sindaco Giovanni Formica, d’intesa con il collega di San Filippo del Mela, Gianni Pino ha promosso una riunione martedì prossimo 19 maggio, alle 16,30, a palazzo D’Amico per affrontare la situazione all’interno della Raffineria di Milazzo. E ciò a seguito delle preoccupazioni emerse tra i lavoratori dell’indotto dopo la riunione dello scorso 7 maggio promossa da Sicindustria.
“La delicatezza del momento che il Paese sta attraversando – afferma Formica – impone di trattare i temi che riguardano la produzione ed il lavoro in una dimensione che ne assicuri piena conoscenza a tutti gli attori istituzionali. Ciò ancor più allorquando da essi discendono, come in questo caso, disorientamento e preoccupazione nella popolazione”.
Alla riunione sono stati invitati i sindacati Cgil-Cisl e Uil, i rappresentanti delle ditte dell’indotto e il management della Raffineria.
Una riunione che, per rispetto delle norme anti-assembramento, sarà riservata solo agli invitati.

Da sinistra Gianni Pino (sindaco di San Filippo del Mela) e Giovanni Formica (sindaco di Milazzo)

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Giampiero
Giampiero
3 anni fa

È tempo che forze politiche e sindacali, imprenditori e società civile disegnino insieme il futuro del nostro territorio elaborando progetti credibili ed ecosostenibili in grado di attrarre parte dei fondi che la UE renderà disponibili per il rilancio dell’economia, sfruttare le opportunità che questo tempo difficile offre a tanti di poter lavorare per la sicurezza della collettività, ridare di

Davide
Davide
3 anni fa
Reply to  Giampiero

Sì, proprio una bella utopia! Peccato che, nel mondo reale, funzioni tutto diversamente, con il “magna magna” e le mafie che si insinuano fin dentro le mutande della politica (e non solo). Hai mai visto investimenti concreti al sud? Hai mai mai visto progetti ecosostenibili? Hai mai visto qualcosa di diverso che non sia solo Ram, Ram e Ram? Ah già, dimenticavo, c’è il Parco Corolla! ehehehe 🙂

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Venduti

Cittadino attento
Cittadino attento
3 anni fa

Ma il sindachello formica non voleva chiudere la raffineria, come mai ha tutto questo interesse a 4 mesi dalle elezioni? Casualmente condivide il pensiero con il sindaco Pino, uomo dell”on. Calderone. Chissà…….

Santi
Santi
3 anni fa

Forse non avete capito,chiudere subito, visto che la maggior parte dei milazzesi e Valle del mela , sono sordi a qualsiasi miglioria, poi tutti com il reddito di cittadinanza, decrescita felice, considerato che la maggior parte dei lavoratori della ram e dell’ indotto hanno votato cinquestelle e che ancora adesso votano cinquestelle

Mario Lametta
Mario Lametta
3 anni fa

Ed ecco che i grandi indistriali si sono palesati.. fino ad ora hanno preso tempo lasciando dipendenti a casa in cassa integrazione.. adesso che c’è da ripartire.. tagliano gli inevestimenti per la crisi.. ma va va.. Piccola Nota: chi è per la chiusura della RAM ha qualche proposta per tutte le persone che resteranno senza lavoro? Andremo tutti a zappare le campagne? In attesa di risposte/proposte

Davide
Davide
3 anni fa
Reply to  Mario Lametta

Restare improvvisamente senza lavoro non è una bella esperienza: non sia mai per nessuno! Però, vi domando: ma la raffineria, a detta di molti, non è un caposaldo della città di Milazzo? Non è quella attività su cui Milazzo fonda la propria esistenza e solidità? Basta un virus e tutto vacilla. Se la RAM dovesse chiudere non è certo colpa dei cittadini contrari. Cercate altrove le cause.