Cosa farebbe un milazzese in caso di pandemia? Ed in caso di terremoto? In caso di onda anomala? Ed in caso di incendio rilevante?

Sono queste le domande che da tempo si pongono i due esperti, Gabriele Pergolizzi, responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro, e Alessandro Gattuso, disaster manager,  che, in modo volontario, hanno fornito all’amministrazione comunale di Milazzo una potenziale soluzione per la gestione dell’imminente Fase 2  del Covid -19.

Gabriele Pergolizzi

La risposta all’emergenza COVID-19 riguarda la stesura di un eleborato tecnico dal titolo: ‘Valutazione preliminare per il Risk Assessment da Covid 19 nel territorio del Comune di Milazzo’ Misure urgenti di prevenzione e protezione’.

Attualmente il documento, che è già stato oggetto di due revisioni tecniche, è all’attenzione del primo cittadino Giovanni Formica  che, sin da subito, ha dato ampia disponibilità di collaborazione, rendendosi anche favorevole alla costituzione di un possibile Comitato tecnico di sicurezza per la Città di Milazzo.

Secondo i due esperti, tale progetto potrà indirettamente portare risultati positivi, non soltanto da un punto di vista della gestione dell’emergenza epidemiologica, ma anche da un punto di vista economico, visto e considerato che sia il milazzese, sia il ‘turista di prossimità’, ha la necessità di sentirsi in qualsiasi luogo, che sia pubblico o privato, sicuro.

«È un dato di fatto – spiegano i due professionisti – che la nostra comunità non ha dati storici in relazione all’evento che stiamo vivendo. Tuttavia, se dall’inizio del mese di maggio verranno sposate le misure preventivo-protettive proposte nel progetto, si avrà il tempo di intervenire. In caso contrario, l’improvvisazione e la non conoscenza delle tematiche di riferimento, potrà portare ad un ritorno molto più pesante della Fase 1».

Di seguito una sintesi degli interventi proposti.

Il progetto presentato dai due esperti ha come principali tematiche la valutazione e la gestione della sicurezza nelle strade e nelle spiagge, ricadenti nel territorio comunale. Qui di seguito vi riportiamo brevemente i contenuti.

PROGETTO STRADE SICURE:

1° AZIONE – ROAD SANITIZER (soluzione mani igienizzante per strada). La misura si concretizza nella distribuzione del gel igienizzante per le mani, attraverso la capillare rete di farmacie, tabacchini, edicole, le cui logiche di posizione sono stabilite a priori.

2° AZIONE – TERMOMETRI LASER. La misura si concretizza nella distribuzione dei termometri laser in dotazione al corpo di Polizia Locale, al fine di monitorare la temperatura corporea.

3° AZIONE – TUNNEL AUTOPORTANTE CON SISTEMA AUTOMATICO DI SANIFICAZIONE E INGIENIZZAZIONE. Collocazione di tunnel sanificante in zona centrale a servizio della comunità.

4° AZIONE – INFORMAZIONE IN FILODIFFUSIONE. L’informazione è la misura di prevenzione maggiormente diffusa, in quanto riduce la probabilità di accadimento di un evento dannoso.

Lo studio prevede l’utilizzo della diffusione in 2 modalità:

  1. in centro città (già presente nel periodo natalizio la filodiffusione), che dirami semplici informazioni per l’utenza
  2. diffusione ‘mobile’ tramite auto comunale (insieme alla musica, che ha allietato e rinforzato gli animi dei Milazzesi, aggiungere delle utili informazioni)

SPIAGGE SICURE

Alessandro Gattuso

A causa dell’emergenza sanitaria, per quest’anno, dobbiamo dimenticarci di occupare solo i primi 10 metri di spiaggia a partire dalla battigia, dove eravamo soliti piantare l’ombrellone ma, per fortuna nostra godiamo di un’ampia spiaggia che ci permetterà il distanziamento sociale. Dovremmo sicuramente dimenticarci di creare assembramenti, dunque comitive che si riuniscono sotto più ombrelloni. Sarà permesso andare in spiaggia solo al proprio nucleo familiare che vive sotto lo stesso tetto, mantenendo il distanziamento sociale dagli altri nuclei familiari.

Il progetto spiagge sicure consiste prevalentemente in una gestione organizzata ed in tutta sicurezza della spiaggia pubblica. Georeferenziazione e divisione in lotti, con equidistanza tra ombrelloni con annesso il limite di distanziamento sociale sono stati elaborati e, per permettere il contingentamento delle persone, sono stati creati dei varchi di sicurezza per ogni lotto di spiaggia. Oltre ai varchi è stato considerato un corridoio di sicurezza a metà spiaggia che collega tutti i lotti di spiaggia adiacenti. Da una stima preliminare (in fase di studio), e secondo le distanze di sicurezza adottate nel progetto (che ancora potrebbero cambiare a seconda di ulteriori indicazioni normative), un range totale di bagnanti che va tra i 6.000 e le 7.500 unità potrebbe essere presente contemporaneamente pur rispettando le norme del distanziamento sociale. Una considerazione obbligatoria da fare è che non tutti già nella normalità si recano al mare tutta la giornata, ma solo al mattino o al pomeriggio. Pertanto tale range potrà facilmente raddoppiarsi ad un massimo di 15.000 unità (più della metà della popolazione secondo i dati ISTAT).

I controlli ai varchi di ingresso, secondo il progetto al vaglio del primo cittadino, saranno effettuati da personale formato appositamente che avrà il compito di, previa formazione:

  • misurare la temperatura in ingresso*
  • assistere i bagnanti nella collocazione all’interno dell’area
  • far rispettare le norme imposte dal DPCM, ossia del distanziamento sociale e DPI
  • verificare le condizioni igieniche all’interno della propria aria (rifiuti abbandonati)

*le generalità verranno richieste solo in caso di temperatura superiore a 37.5°, ed a tutti i componenti del nucleo con il quale il soggetto possa essere entrato in contatto

In relazione all’ultima proposta, è un dato di fatto che (numericamente parlando) non tutte le persone potranno recarsi al mare ogni giorno, pertanto configurandosi un RISCHIO STRESS, bisognerà valutare delle alternative:

  • Convenzioni con gruppi per tour della propria città attraverso sentieri naturalistici (numero limitato)
  • Convenzioni con mini-crociere
  • Apertura Castello, ampliandone quanto più possibile l’orario per evitare assembramenti

Pertanto attivare tutte quelle attività che possano giovare alla persona, nella sua interezza psico-fisica.

RISTORAZIONE.

Le associazioni della categoria ristorazione chiedono a gran voce l’ampliamento del suolo pubblico, pertanto valutando la chiusura di alcune strade. Anche qui subentra il Comitato Tecnico di Sicurezza, in quanto chiudendo alcune strade bisognerà rivedere le ‘vie di fuga’ in città. Sicuramente per evitare il rischio stress per chi sopraggiunge in città sarebbe utile una partnership con i parcheggiatori privati (visto che la città attualmente non dispone di alternativa), i quali con le loro navette potrebbero sopperire alla media distanza dal centro.

Altre proposte avanzate dai due tecnici, che non rientrano nella sfera della sicurezza, ma che potrebbero avere un risvolto positivo:

  • chi non dispone di suolo pubblico potrebbe avere (previo assenso tra le categorie) una ‘esclusività’ di effettuare consegne in spiaggia piuttosto che all’interno del Castello, senza deroghe alle normative di sicurezza alimentare
  • se saremo TUTTI rispettosi delle regole potremmo trovarci per le prossime stagioni estive una costa con spiagge semi-attrezzate

I due tecnici auspicano che anche i Comuni limitrofi possano prendere iniziativa analoga, rendendosi disponibili al confronto con altri Comitati tecnici di Sicurezza.

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Davide
Davide
3 anni fa

Considerando che il virus circoli ancora per un bel po’ di tempo, col periodo estivo che incalza, come si fa, in una spiaggia, a sanificare e rendere sicura l’intera area, considerando che gente, sempre diversa, si avvicenda quotidianamente e si strofina ovunque? Potremmo prevedere, non so, delle barricate, del filo spinato, dotando ogni postazione di lanciafiamme… Che ve ne pare? 😉 ehehehe

giacomo.digiovsnni@libero.it
giacomo.digiovsnni@libero.it
3 anni fa

Se si vogliono chiudere le strade del centro, lasciando solo delle vie nord-sud e qualche via di fuga est ovest abbiamo bisogno di grandi parcheggi (magari multipiano in tubi innocenti). Fare zona ZTL dal campo sportivo al tono. chi viene da fuori a Milazzo godendo del nostro mare e lasciando spazzatura ognidove DEVONO pagare un quid.

Antonio
Antonio
3 anni fa

Esperto di cosa? Forse è sufficiente una giacca, un corso o una diretta facebook? Quando hanno acquisito queste conoscenze sugli agenti biologici? Cosa c’entra la sicurezza sul lavoro? E se anche fosse, il Comune non ha già il suo esperto di sicurezza RSPP? A Messina non c’è una Università a cui rivolgersi? Non si può decidere sulla sorte della cittadinanza per mania di protagonismo.

Incazzato
Incazzato
3 anni fa

Ma per favore stiamo cadendo nel ridicolo.

Davide
Davide
3 anni fa

Secondo me avete scambiato Milazzo (sud Italia in genere) per Pechino, Tokio o Seul, là dove l’organizzazione, il rispetto delle regole, è intrinseco nel loro DNA a prescindere da leggi e forzature varie. Niente comitive in spiaggia: mi vien da ridere. Niente assembramenti durante la vita notturna: rido ancora. Niente gruppetti in certi locali: stra-rido. Ma piantatela con queste robotizzazioni!