«Le famiglie che hanno nel proprio nucleo familiare persone con gravi disabilità possono far uscire i propri cari programmando le uscite».  Il sindaco Giovanni Formica ha diramato una nota con la quale fa chiarezza in merito alle limitazioni di spostamento delle persone, disposte dal presidente del consiglio dei ministri con un decreto nel quale sono fatte salve le “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”. Misura limitativa che ha generato incertezze in fase applicativa nei nuclei familiari aventi al proprio interno componenti affetti da talune psicopatologie per i quali le uscite dall’ambiente domestico costituiscono indispensabile azione di prevenzione delle crisi comportamentali connesse alle dette condizioni psicopatologiche.
«Le famiglie – scrive il primo cittadino in un comunicato stampa – al cui interno sia presente persona con grave disabilità intellettiva, con disturbi dello spettro autistico, con problematiche psichiatriche o comportamentali, per la quale le uscite dall’ambiente domestico costituiscono indispensabile azione di prevenzione delle crisi comportamentali connesse alle condizioni psicopatologiche del congiunto, possono programmare le uscite alle seguenti condizioni: le persone affette dai disturbi sopra indicati devono essere accompagnate da una sola persona; l’uscita deve essere gestita in maniera tale da restare nei pressi della propria abitazione; è possibile uscire a piedi o con mezzo privato; devono essere rigorosamente rispettate le regole del distanziamento sociale per prevenire il contagio; l’accompagnatore deve portare con sé il modulo di autocertificazione per gli spostamenti, con indicazione che l’uscita costituisce “azione di prevenzione delle crisi comportamentali della persona accompagnata».

L’accompagnatore inoltre deve portare con sé il certificato attestante la condizione di disabilità dell’accompagnato.