La Raffineria di Milazzo (FOTO OGGI MILAZZO)La lettera: «La Raffineria è uno dei principali luoghi di contagio. Bisogna intervenire» 15 Marzo 2020 Il Commento 16 Commenti Desta preoccupazione anche all’interno della Raffineria di Milazzo la notizia che Riccardo Ficarra (nome reso noto dal Comune di Pace del Mela su autorizzazione della famiglia) è risultato positivo al primo tampone del Coronavirus. L’uomo, che in questo momento si trova ricoverato all’Ospedale di Barcellona, è dipendente di una ditta che effettua lavori di manutenzione nell’indotto dell’industria milazzese. Il timore, infatti, nonostante le rassicurazioni fatte dai vertici dell’azienda petrolifera, per gli oltre seicento dipendenti della Ram è il contagio per chi è eventualmente venuto a contatto con il paziente di Pace del Mela. Preoccupazioni che partono dai semplici cittadini milazzesi che oggi hanno scritto alla nostra redazione e che si sono maggiormente accentuate pomeriggio all’interno degli impianti tra i lavoratori della raffineria quando si è saputo che uno dei dipendenti Ram, che potrebbe essere stato a contatto con Riccardo Ficarra, è rimasto a casa con la febbre alta. Sembrerebbe anche che dei suoi colleghi della Ram, con cui lui ha condiviso nei giorni scorsi il lavoro all’interno della garitta, siano già in isolamento volontario. Voci che avvalorano le preoccuazioni dei lavoratori che, pur seguendo il protocollo applicato dalla Raffineria per il contenimento del Codiv- 19, sono costretti a condividere spazi in comune come gli spogliatoi spesso affolati al momento del cambio turno. Per domani è comunque previsto un incontro tra le rappresentanze sindacali e i vertici dell’industria milazzese nel corso del quale si parlerà di come potenziare maggiormente la sicurezza dei lavoratori e di eventuali nuove precauzioni da prendere per tutelare maggiormente i dipendenti. Riceviamo e pubblichiamo per questo motivo e qui di seguito una lettera arrivata oggi in redazione da un nostro lettore. Salvatore Crisafulli cittadino milazzese che vuole attirare l’attenzione proprio sulla Raffineria di Milazzzo che ritiene uno dei maggiori luoghi di aggregazione e quindi di potenziale contagio. «La presente al fine di chiedere opportune rassicurazioni sullo stato di prevenzione, rispetto alle contingenze sanitarie, attuate al momento dalla Raffineria di Milazzo. Dato il numero consistente di forza lavoro concentrata negli stabilimenti Ram, non possiamo permettere assolutamente che tali luoghi possano diventare bacino di contagio. Immaginiamo il propagarsi esponenziale del virus se mai fosse. E restare a casa non servirà se ciascun lavoratore sarà veicolo del danno tra le quattro mura domestiche. La gestione delle mascherine ai reparti sarebbe da segnalare, ad esempio? E poi vorrei capire quale organo di controllo è preposto all’accertamento in tal senso e non solo? Documenteremo e denunceremo ai vari organi di competenza e di stampa nazionale se servirà. L’augurio è di esagerare e di attendere smentita, ma se i numeri sono quelli che stiamo vedendo in altre regioni, dobbiamo assolutamente alzare il livello di guardia per non sottovalutare l’allarme in corso. Salvatore Crisafulli, cittadino milazzese Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 35.723 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT