Idrocarburi e detriti a Vaccarella dopo alluvione 2011Alluvione del 2011, assolti i vertici e tecnici della Raffineria di Milazzo: «Nessun disastro ambientale in mare» 16 Gennaio 2020 Cronaca 4 Commenti I giudici del Tribunale di Barcellona ha assolto i vertici della Raffineria di Milazzo accusati di disastro ambientale perché il fatto non sussiste. L’accusa era quella di aver provocato in occasione dell’alluvione del 22 novembre 2011 la tracimazione di 61.480 metri cubi di acque di lavorazione contenute in serbatoi di stoccaggio (contenenti idrocarburi) e dalle aree interne alla Raffineria successivamente arrivate in mare. Erano imputati l’ex direttore della Ram Marco Antonio Saetti, i tecnici Paolo Antonio De Gaetano, Natale Anastasi, Rosario Cannistrà, Sebastiano Bertino, Raffaele D’ Angelo. I legali dello studio Autru Ryolo hanno dimostrato che non vi è stato alcun danno all’ambiente permanente. Quel giorno, infatti, in mare fu riscontrata una presenza di idrocarburi nella litoranea di levante, che portò ad una immediata denuncia da parte degli ambientalisti dell’Adasc, ma non si riuscì a individuarne le cause e già nei giorni successivi non vi erano più tracce significative. Agli imputati erano stati contestati i reati colposi di danno e la violazione del codice ambientale. Il procedimento continuerà per un reato minore contravvenzionale nei confronti solo della Raffineria per responsabilità amministrativa (decreto legge 231). A costituirsi parte civile erano state l’Adasc, Cittadinanza attiva e l’associazione Codici che chiamavano in causa solo l’azienda e non il personale. A non prendere parte al processo sono stati i pescatori professionisti di Vaccarella riuniti nell’associazione Nino Salmeri. Nell’ottobre 2015, a distanza di quattro anni dagli eventi, infatti, hanno ottenuto un risarcimento dei danni subiti. I pescatori, col supporto dell’avvocato Maria Rosaria Cusumano, presentarono un esposto denuncia ma prima che si aprisse il giudizio a Barcellona hanno trovato l’accordo con l’azienda petrolifera che ha riconosciuto circa 8500 euro ai responsabili delle imbarcazioni e poco più di 3500 ai pescatori imbarcati come membri di equipaggio. Complessivamente la Raffineria ha speso circa 250 mila euro per chiudere la partita. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.987 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT