I residenti di Bastione che nel 2015 hanno subito danni a causa dell’alluvione che ha travolto la frazione, lanciano un appello. Attendono dal 2017 quando è stato trovato un accordo politico per ottenere un ristoro dei danni (circa 100 mila euro su 300 mila complessivi)

ma la proposta di delibera non riesce ad approdare in consiglio comunale. «Prima ci hanno detto che il problema era legato alla mancata approvazione dei bilanci comunali – raccontano accorati Salvo Maiolino e Carmelo Anania, due dei residenti – Poi assicurato che il ristoro dei danni sarebbe arrivato prima di Pasqua, subto dopo hanno rinviato a Natale. E’ quasi certo che anche questa data non verrà rispettata. Il sindaco Formica si è impegnato che entro quaranta giorni avrebbe risolto il problema, ma così non è avvenuto».

Il mancato indennizzo per i residenti di Bastione che hanno subito danni sono stati al centro del consiglio comunale straordinario lo scorso 25 settembre. I residenti ancora attendono risposte concrete. L’unica buona notizia giunta dopo innumerevoli solleciti è stata l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di messa in sicurezza del Torrente Mela alla ditta Urania Costruzioni S.r.l. di Messina, con un ribasso del 29.77% su base d’asta ed un tempo di esecuzione di 350 giorni per il completamento dell’opera. Ma anche in questo caso ancora le ruspe non sono arrivate.

Ma perché questi ritardi? Prima di inviare la proposta di delibera in aula gli uffici dovevano redigere il regolamento che stabilisse i criteri per l’assegnazione delle somme a coloro che hanno subito danni. Anche grazie alla “pressione” della consigliera comunale Carmen Manna, il documento è stato evaso da qualche giorno. Ora dovrà raccogliere i pareri necessari degli uffici comunali competenti prima di approdare in commissione consiliare e, dunque, in aula per il voto.