Franco De Domenico era ineleggibile e all’Ars, tra i banchi del Pd, ritorna Pippo Laccoto, sindaco di Brolo, già deputato regionale in tre legislature. Il tribunale di Palermo ha accolto le ragioni dei ricorrenti e sancito l’ineleggibilità di De Domenico, che all’epoca della sua elezione era direttore generale dell’Università di Messina. E poiché l’ateneo è destinatario di finanziamenti regionali questo poneva il candidato del Pd in una condizione di ineleggibilità.

Il procedimento si era arrestato per una questione sollevata davanti alla Consulta che si è pronunciata nei mesi scorsi in modo sfavorevole a De Domenico. Il Tribunale con ordinanza ha dunque sostituito il manager che è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali.

LA PRECISAZIONE. Dopo la sentenza secco il primo commento dell’onorevole De Domenico. «Ritengo che la vicenda non sia assolutamente conclusa e finché ciò non avverrà, continuerò a garantire il mio impegno al servizio dei cittadini della mia provincia sui banchi dell’ARS. Al fine di evitare fraintendimenti sul relativo contenuto e sulla sua immediata efficacia, intendo precisare che nel rispetto dei valori istituzionali, nella convinzione della legittimita del mio percorso e della correttezza delle mie ragioni, proporrò appello. Evidenzio, a tal proposito, come la normativa in materia (D.Lgs n. 150 dell’1 settembre 2011) preveda testualmente all’art. 22 comma 8 che: “L’efficacia esecutiva dell’ordinanza pronunciata dal tribunale è sospesa in pendenza di appello”.