Ospedale Fogliani (FOTO OGGI MILAZZO) Malato di Sla muore all’ospedale di Milazzo «tra i pidocchi». La denuncia dei familiari e la replica dei sanitari 4 Ottobre 2019 Cronaca Il corpo di un 56enne, malato di sla, è stato ritrovato dai familiari ricoperto di pidocchi, poche ore dopo il decesso. L’episodio è avvenuto stamattina all’ospedale di Milazzo intorno alle 10. L’uomo originario di Giarre, in provincia di Catania, rimaneva ricoverato nel reparto di Terapia intensiva da circa quaranta giorni e lottava tra la vita e la morte da tempo. I parenti, vista la notevole distanza (nel catanese non vi erano posti liberi), lo avevano visto per l’ultima volta due giorni fa. Stamattina, all’alba, la triste notizia del decesso. IL RACCONTO DELL’AVVOCATO A OGGI MILAZZO. Quando sono giunti al Fogliani con il personale delle pompe funebri, però, al dolore anche la rabbia. Secondo il racconto di Enzo Iofrida, legale della famiglia, fatto prima a Live Sicilia e confermato ad Oggi Milazzo – quando il figlio ha abbracciato il padre, appena deceduto, ha scoperto che il corpo è assaltato dai pidocchi. Non solo i capelli e le mani, anche i vestiti. A quel punto il figlio ha registrato un video e chiamato gli agenti del commissariato di Milazzo che sono giunti sul posto». «Non credo che ai familiari interessi speculare e chiedere un risarcimento – aggiunge ad Oggi Milazzo l’avvocato Iofrida – ma hanno presentato l’esposto per evitare che questo accada in futuro». LA REPLICA. Oggi Milazzo ha contattato anche i vertici dell’ospedale di Milazzo per una replica. Secondo quanto riferito, stamattina, dopo l’episodio, è stato disposto immediatamente una ispezione sia nel reparto di Terapia intensiva che nella sala mortuaria – anche alla presenza di due poliziotti – dove vi erano altre salme ma non sono state trovate situazioni analoghe o stati di degrado. L’uomo sarebbe stato lavato per l’ultima volta la sera prima del decesso. Visto lo stato critico doveva essere trasferito all’ospedale di Mistretta specializzato in lungo degenza, ma la delicatezza delle condizioni sanitarie non lo aveva permesso. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 10.065 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT