Ci sono anche le Cupole di Milazzo, per decenni la discoteca punto di riferimento per tutta la provincia, tra i beni che il demanio marittimo intende concedere ai privati. E’ stato pubblicato nei giorni scorsi, infatti, da parte dell’assessorato al Territorio e ambiente, il secondo bando per l’assegnazione ai privati di ventisette edifici sparsi in sei province dell’Isola: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Messima, Palermo e Trapani.

 

L’iniziativa avviata dal governo Musumeci prevede la concessione delle strutture – a titolo oneroso con procedura di evidenza pubblica – per un periodo che varia da sei a cinquant’anni. Prevista la possibilità di nuove destinazioni d’uso finalizzate allo svolgimento di attività economiche compatibili con gli utilizzi del demanio marittimo.

 

Si tratta di strutture quali ex depositi, caserme, magazzini, torri antiche e vecchi fabbricati ormai abbandonati, posti in siti di particolare interesse paesaggistico che – attraverso l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, consolidamento, ristrutturazione, recupero o, comunque, di riqualificazione – possono essere restituiti alla pubblica fruizione e contemporaneamente messi a reddito.

 

«Abbiamo trasformato – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – il patrimonio perduto dei beni storici collocati sul demanio marittimo in un elemento di attrattività e valorizzazione del territorio. E’ stato necessario un lungo e attento lavoro di ricognizione. Con la pubblicazione del secondo bando possiamo dire che siamo riusciti a garantire la conservazione e il recupero di strutture storiche, alcune delle quali risalenti al XVII o al XVIII secolo e la loro messa a reddito. L’affidamento, che avverrà attraverso un’attenta analisi delle richieste darà modo all’imprenditoria sana di Sicilia di mettersi in gioco e partecipare alla valorizzazione delle nostre ricchezze».

 

Nel Messinese cinque gli immobili: l’ex colonia di via Cicerata a Barcellona Pozzo di Gotto, l’ex “Samar” di via Contessa Violante a Messina, le ex “Cupole” di via Marinaio d’Italia a Milazzo, un bene sito a piazza Marina corta di Lipari e un altro in via Cristoforo Colombo a Oliveri.

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Davide
Davide
4 anni fa

No, vi prego….Ultimamente si sta diffondendo la moda di certi locali che sorgono, come cattedrali nel deserto, tra il nulla: sterpaglie, sporcizia degrado ovunque ma ecco che, improvvisamente, spunta un locale chic. Lo dico sempre: il decoro di una città non passa soltanto attraverso i bei locali modaioli (privati), ma da tutto l’intorno (spazi pubblici). Vedasi il Tono…

Onnep
Onnep
4 anni fa

Decoro pulizia verde e musica che Milazzo é diventata paradiso per vecchi che girano in auto ( con spazzatura pronta a essere buttata chissà dove..)a rischio di bambini e giovani