Il consiglio comunale ha approvato lo statuto del consorzio che gestirà l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Ieri sera, alla terza seduta, il documento è stato approvato all’unanimità dei presenti (18) con un astenuto (Nino Italiano).

Lo statuto dovrà ritornare al Ministero dell’Ambiente per l’approvazione definitiva visto che sono stati approvati anche sette emendamenti presentati dai consiglieri Pippo Midili e Rosario Piraino. Tra le novità più significative la durata del consorzio (20 anni), la durata del consiglio (3 anni), i requisiti per essere nominati nel cda (laurea o esperienza comprovata e assenza di rapporti in essere con il Comune all’atto della nomina), “peso” dei tre consiglieri nominati dall’ente municipale (gli altri due saranno indicati dall’associazione Mare Vivo e dall’Università di Messina).

Al municipio si ritiene che il Ministero esprimerà un giudizio sulle modifiche entro fine mese. Se vi saranno obiezioni l’atto dovrà essere nuovamente sottoposto all’aula. Il sindaco Giovanni Formica ha fatto sapere che per la scelta dei tre consiglieri procederà ad una selezione tramite manifestazione d’interesse. I componenti del cda saranno a titolo gratuito.

E’ quasi certo, però, che la stagione ormai è compromessa. Senza il consorzio non è stato possibile ottenere autorizzazioni per usufruire dei campi boa che dovranno nascere per le brevi fermate o per fare diving in quanto  rimangono in atto i divieti previsti dal decreto ministeriale che istituisce l’amp. Tanti appassionati di diportismo hanno rinunciato alla propria imbarcazione. La Guardia Costiera, infatti, dopo una prima parte di stagione in cui ha vigilato facendo per lo più opera di sensibilizzazione ha cominciato a elevare verbali alle imbarcazioni che vengono fermate all’interno della riserva. Addirittura, nel caso di ormeggio (con l’ancora depositata nei fondali tutelati) scatta la denuncia penale come avvenuto nei giorni scorsi ad uno sfortunato diportista piemontese.

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TANO
TANO
4 anni fa

In Estate vedendo le barche dal capo di Milazzo era uno spettacolo a cielo aperto,ero pronto a comprarmi un 7 metri. Adesso c’è il deserto, meno male che non l’ho comprato. Se in futuro lo farò sarà da Capo d’Orlando Città che dà ancora il sapore di mare come la canzone di Gino Paoli da lì nata.

RINO
RINO
4 anni fa

Non è contemplato dal codice il presunto reato attribuito a quello sfortunato diportista. Molti si affidano alla procura come se fosse l’unica via intasandola di carte inutili, ignorando il proprio codice che è altrettanto effiace e subito esecutivo. Sotto l’aspetto personale ritengo ingiusto i divieti “ammazza turismo” che bloccano il volano dell’economia come il divieto di sosta al Tono.

UnMilazzese
UnMilazzese
4 anni fa

Ma ce lo fate leggere questo statuto oppure, oppure essendoci in esso la conferma che l’AMP di Milazzo è una presa in giro per l’ambiente marino, i comuni mortali devono rimanerne all’oscuro fino a quando sarà approvato dal ministero così da essere costretti a subirlo tale e quale?

domenico giorgianni
domenico giorgianni
4 anni fa

come si uccide il diportismo

UnMilazzese
UnMilazzese
4 anni fa

Si uccidono anche i pesci e, forse, anche i molluschi visto che l’AMP di Milazzo è anche una riserva di pesca per coloro che avranno, a pagamento, l’autorizzazione per pescarvici come facevano prima solo che prima non si pagava

Anonimo
Anonimo
4 anni fa
Reply to  UnMilazzese

Ma che c**** si uccidono i pesci, facendosi il bagno e buttando l’ancora su della sabbia? Ma per favore, se non sapete i fatti non parlate, italiano medio.

UnMilazzese
UnMilazzese
4 anni fa
Reply to  Anonimo

Le suggerisco di leggerai il decreto istitutivo ed i vari interventi esplicativi provenienti dall’amministrazione milazzese e capirà che verranno rilasciare, a pagamento, autorizzazioni per, tra l’altro, la pesca professionale all’interno dell’AMP.

Anonimo
Anonimo
4 anni fa
Reply to  UnMilazzese

Io le suggerisco di imparare a leggere, ho scritto di fare il bagno e non di pescare. Solo una cosa sapete fare: parlare a sproposito.

UnMilazzese
UnMilazzese
4 anni fa

Si uccide anche l’idea, mai realizzata pienamente, che Milazzo diventi o sia una città amica del turismo. Il mare e le bellezze paesaggistiche delle sue coste sono elementi primordiali dell’offerta turistica Renderle indisponibili o di difficile e costosa fruizione allontana i turisti ma allontanerà anche i milazzesi che andranno altrove o non ci torneranno per le loro vacanze.

Filippo
Filippo
4 anni fa
Reply to  UnMilazzese

“””ma allontanerà anche i milazzesi che andranno altrove o non ci torneranno per le loro vacanze.”””

se immagino Milazzo senza i milazzesi mi sembra quasi un sogno!

UnMilazzese
UnMilazzese
4 anni fa

A proposito, l’ancora non si può buttare sulla sabbia. Potrebbe finire in testa ad una sogliola!
Sogliola o non, chi la butta si prende una denuncia penale e multa salatissima. Leggete il Codice della Navigazione nella Gazzetta Ufficiale. La parte sanzionatoria è molto corposa. C’è da inorridire a leggere il costo delle multe e la maggior parte delle infrazioni comportano una denuncia penale

Filippo
Filippo
4 anni fa
Reply to  UnMilazzese

Se penso a tutti quelli che non possono più fare gare di fallica misurazione nella baia di S.Antonio con i loro scaldabagni galleggianti, è vero, inorridisco anche io… Ma possono andare in rada tra una petroliera e l’altra no? O non fa fico?

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

Esagerati