L’associazione “Diverso, da chi!” manifesta «profondo sconforto e contrarietà», alla notizia apparsa sui giornali, su presunti maltrattamenti perpetrati da un operatore dell’AIAS di Milazzo su piccoli pazienti.

“Diverso, da chi!” ritiene il comportamento «squallido e criminale, ancor più odioso perché commesso a discapito di piccoli nati con difficoltà, ha profondamente turbato il nostro già “precario modo di vivere”. Auspichiamo che la magistratura inquirente, svolga il proprio dovere con solerzia e precisione ed assicuri tutti i responsabili alla giusta pena. Noi genitori, vigileremo e non molleremo la presa sino a quando giustizia per i nostri figli, sarà fatta».

«Siamo un’associazione fondata e voluta dai familiari di soggetti, quasi tutti minorenni, con disabilità – si legge in una nota –  affrontiamo giorno per giorno, immense difficoltà legate alle patologie dei nostri cari. Per loro, abbiamo sacrificato tutto e lo facciamo con il cuore gonfio di dolore ma con tanta speranza. A volte ci sembra che la vita, così come è affrontata da noi ed i nostri cari… non valga la pena di essere vissuta, ma sono piccoli istanti fugaci… subito spazzati via dal sorriso dei nostri figli».

Le famiglie che fanno parte dell’associazione si sentono tradite. «Affrontiamo con coraggio e fede le avversità e spesso, lungo il nostro cammino, abbiamo trovato anime buone che si sono prodigate per noi, abbiamo dato fiducia alle istituzioni ed a quelli che dovrebbero saperne più di noi. In questo caso, la nostra fiducia è stata tradita, dal singolo operatore che ha maltrattato ed abbandonato i nostri figli e da coloro che, avrebbero dovuto controllare, vigilare e far rispettare le regole».

ANCHE IL MOVIMENTO 5 STELLE HA PRESO UNA FERMA POSIZIONE SULL’EPISODIO. “Si impone una verifica in seguito ai presunti maltrattamenti sui piccoli pazienti avvenuti nell’ambulatorio Aias di Milazzo, che hanno portato alla sospensione, disposta dall’autorità giudiziaria, di un logopedista in servizio nella struttura, secondo quanto si apprende da organi di stampa”.

Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana e Antonio De Luca, che hanno scritto una lettera all’Asp di Messina e all’assessorato regionale della Salute per chiedere un intervento da parte delle istituzioni.

“L’ambulatorio Aias di Milazzo – ricordano i parlamentari – è gestito dalla sezione Aias di Barcellona Pozzo di Gotto, a sua volta convenzionata con l’Azienda sanitaria provinciale di Messina. Il provvedimento è stato emesso in esito a indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, che avrebbero evidenziato la reiterazione di maltrattamenti nei confronti dei pazienti dell’ambulatorio (minori in gran parte affetti da disabilità o disturbi del linguaggio) e, comunque una condotta assolutamente inadeguata da parte dell’operatore, posta in atto almeno per l’intero periodo in cui gli inquirenti hanno svolto l’attività di osservazione”.

“A prescindere dall’accertamento dell’eventuale responsabilità penale – aggiungono Zafarana e De Luca – le presunte condotte destano particolare turbamento e risulta quindi assolutamente necessaria una verifica per accertare i fatti contestati e le modalità con cui il servizio viene svolto”.