All’istituto “Da Vinci” si studia la tutela del paesaggio grazie al Pon “Ambiente e Futuro” 9 Aprile 2019 Cultura e societa' Dal 9 marzo al 12 aprile, gli alunni dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” dell’Itet “Leonardo da Vinci” di Milazzo sono stati impegnati nel progetto Pon “Ambiente e Futuro”, promosso dalla dirigente scolastica Stefania Scolaro e condotto dai docenti Giuseppe D’Amico (Esperto) e Pina La Scala (Tutor). All’iniziativa hanno collaborato Pippo Ruggeri (presidente Legambiente del Tirreno) e Enzo Colavecchio (Legambiente Sicilia). Durante il corso, suddiviso in lezioni frontali, attività di laboratorio ed escursioni al Tono e alla Baronia, si sono affrontati i temi della tutela del paesaggio e dello sviluppo sostenibile, proponendo rimedi contro l’erosione costiera e l’inquinamento atmosferico. Pippo Ruggeri ha illustrato le misure di protezione delle coste dal rischio di erosione, basandosi sull’esperienza del Boschetto dell’Ancora e sulla storia del Torrente Mela e dei suoi bastioni; Giuseppe D’Amico si è occupato dei fenomeni dell’effetto serra e del riscaldamento globale, illustrando il suo progetto di riconversione della Raffineria di Milazzo. Ha concluso il ciclo di incontri la relazione dell’ing. Enzo Colavecchio sull’inceneritore nella Valle del Mela. «Il Boschetto dell’Ancora ci ha permesso di riflettere sull’importanza della duna e delle piante pioniere, indispensabili per la tenuta della linea di costa che protegge l’abitato dal pericolo di erosione” le parole di Pippo Ruggeri, che ha sottolineato la necessità di preservare la vegetazione spontanea del Boschetto, “garanzia dell’identità mediterranea della nostra città, assieme al litorale e al Castello”. La proposta di riconversione industriale di Giuseppe D’Amico si pone lo scopo primario di abbattere le emissioni inquinanti e contribuire così al ridimensionamento dei gas serra e del riscaldamento globale, tramite il recupero e riciclo dell’anidride carbonica prodotta negli stabilimenti. Enzo Colavecchio ha ricordato, a proposito degli inceneritori, che “la legge prevede il 65% di raccolta differenziata, e il restante 35% non basterebbe ad alimentare un termovalorizzatore, nemmeno con i rifiuti di tutta la Sicilia. Perciò – ha aggiunto – occorrerebbe importare rifiuti da altre zone per permettere la produzione di energia da CSS. Come Legambiente proponiamo un impianto per il recupero di energia da fonti rinnovabili, in un’ottica di economia circolare”. La Preside Stefania Scolaro si è detta molto soddisfatta per la buona riuscita del progetto, resa possibile grazie all’entusiasmo degli alunni che vi hanno preso parte con spirito propositivo, riassumendo l’esperienza in elaborati scritti e video. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.245 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT