La dirigente

La Scuola Media “Luigi Rizzo” partecipa alla grande manifestazione per il clima. «Dalla scuola – precisa subito la dirigente scolastica Alma Legrottaglie – possono partire importanti cambiamenti, per questo la nostra scuola ha deciso di aderire alla protesta studentesca per l’ambiente che si è svolta il 15 marzo in tutto il mondo». Scopo della manifestazione è quello di indurre i governi a prendere provvedimenti efficaci per salvare il nostro pianeta ed evitare che la situazione degeneri. «I nostri alunni – continua la preside – hanno fatto ‘sentire la loro voce’. Guidati dai loro docenti, si sono documentati sul problema del riscaldamento globale, hanno visionato filmati e documentari, hanno preparato cartelloni e striscioni e poi, nel cortile della scuola, hanno intonato un brano riadattato da loro stessi su note rap. I cartelloni sono stati scritti nelle lingue da loro studiate: inglese, spagnolo e francese. La scuola è anche questo: rendere gli alunni protagonisti di diverse esperienze, sensibili alle problematiche sociali e ambientali, responsabili delle proprie scelte». La giornata è proseguita con la visione di un film e la frenetica attività della redazione della scuola media che ha immediatamente scritto un articolo. Alle varie manifestazioni hanno partecipato anche gli alunni della scuola materna.

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Un’altra iniziativa è partita dalla Rete degli Studenti Medi di Milazzo che ha organizzato una passeggiata ambientale nel corso della quale i ragazzi hanno percorso la spiaggia che conduce dal porto alla raffineria, nel tentativo di raccogliere quanti più rifiuti possibili. «Date le condizioni in cui riversa la società odierna – dice Roberta Albini, coordinatrice territoriale di Milazzo e rappresentante per la consulta provinciale – vogliamo trasmettere un forte messaggio alla non nostra generazione, capace di promuovere iniziative come questa ed altre. Vogliamo far sentire la nostra presenza nel sociale e far capire che il nostro paese deve ripartire da noi». «La nostra scelta di operare nella zona tra il porto e la raffineria – aggiunge Federico Amalfa, coordinatore provinciale e rappresentante d’istituto G.B. Impallomeni di Milazzo – nasce dalla convinzione che questa rappresenti il paradigma delle occasioni sprecate dalla nostra città nella quale convivono un’area marina protetta ed uno dei poli petrolchimici più grandi del paese. Siamo convinti che quest’area potrebbe, anzi dovrebbe essere rivalutata».