La giornata della mano rossa, il grazie delle Nazioni Unite alla Media Garibaldi 7 Marzo 2019 Scuola, Slider MEDIA GARIBALDI. Istituto Comprensivo Primo. Il 12 febbraio scorso mia mamma mi ha mandato questa foto scattata da un artista turco. Io sono una musicista sono rimasta ad osservarla per tanto tempo, perché non avrei mai potuto immaginare che un ragazzino della mia età potesse essere in grado di tenere in mano un fucile e soprattutto di uccidere. La data non è casuale, infatti il 12 febbraio si celebra la giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato, il Red Hand Day, la giornata della mano rossa. La data coincide con l’entrata in vigore del Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati (Optional Protocol on Children in Armed Conflict – Opac), già approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 maggio del 2000, che vieta il reclutamento e l’utilizzo dei minori di 18 anni in combattimento. Ne abbiamo ampiamente parlato in classe, e purtroppo abbiamo appreso che nonostante l’impegno, sottoscritto da oltre 150 Paesi, il fenomeno è ancora molto diffuso, infatti nel 2017 gli eserciti che hanno utilizzato bambini sono stati quello dell’Afghanistan, della Colombia, della Repubblica Centro Africana, delle Filippine, dell’Iraq, del Mali, della Myanmar, della Nigeria, della Somalia, del Sudan, della Repubblica Democratica del Congo, della Siria e dello Yemen. L’ Onu ha addirittura registrato nel 2017 dati allarmanti che testimoniano come l’arruolamento dei piccoli si sia quadruplicato nella maggior parte di questi Paesi, mentre in altri Paesi vengono detenuti perché considerati appartenenti all’ISIS o ad altri clan nemici. Le bambine sono usate prevalentemente come schiave sessuali o come cuoche. Lo scopo delle Nazioni Unite è quello di separare i piccoli dalle armi attraverso la smobilitazione, cioè l’allontanamento dei bambini dai campi di guerra. Purtroppo è un obiettivo difficile da raggiungere perché mancano i fondi per il recupero e per il reintegro nella vita sociale. Ma manca principalmente la volontà e tutti siamo complici di questo dramma. Noi, come scuola, abbiamo partecipato ad una coinvolgente iniziativa: RED HAND DAY: insieme alle professoresse di inglese e francese, abbiamo lasciato l’ impronta della nostra mano su dei cartoncini e abbiamo scritto alcune frasi in lingua inglese e francese, per unirci al coro internazionale di: STOP ALL’USO DEI BAMBINI SOLDATO!!! Tutto il materiale è stato inviato al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in carica dal 1 gennaio 2018. Che magnifica sorpresa ricevere il 27 febbraio 2019, una risposta da parte delle Nazioni Unite. Ci hanno ringraziato per il nostro interesse complimentandosi con la nostra scuola. Ci scrivono di aver apprezzato il bellissimo lavoro d’arte e di sensibilizzazione e sperano che nella nostra vita ci dedicheremo sempre a queste nobili cause, augurandoci di essere sempre cittadini attenti ai doveri. Arrivare con la nostra scuola fino in America ed essere al fianco di coetanei meno fortunati per noi è stato un grandissimo onore. Io ne vado fiera. AURORA IMPALA’ III B GUARDA IL VIDEO: Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.175 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT