Il freddo glaciale del teatro Trifiletti continua ad essere oggetto di proteste da parte di cittadini che in queste ultime settimane si sono recati per assistere a spettacoli teatrali ed altre manifestazioni. Ma la polemica si allarga al discusso progetto di restauro del 2010. A distanza di pochi anni l’edificio è in condizioni pietose.

«Le lamentele sul freddo le avevo ampiamente previste quando nei mesi scorsi ho sollevato il problema della manutenzione ordinaria del teatro – afferma il consigliere Francesco Alesci, autore di una interrogazione  – ricevendo la solita risposta che mancavano i bilanci. Oggi i bilanci ci sono e quindi non vedo alibi. Spero che quanto dichiarato dal sindaco nell’ultima seduta consiliare si realizzi in tempi brevissimi. Ma, sia chiaro, l’intervento al Trifiletti non è un riscontro al sottoscritto ma una risposta alla città. Basta vedere i commenti di chi ha assistito all’ultimo spettacolo di domenica scorsa».

Alesci in un comunicato fa un’analisi più generale della problematica. “Ritengo che sulla gestione del Trifiletti vi siano troppe lacune che vanificano quell’impegno che diversi anni addietro ci ha portati – io ero assessore alla Cultura – a produrre notevoli sforzi per restituire, a distanza di 30 anni, il teatro alla città. Il “Trifiletti” rappresenta un valore aggiunto per la nostra cultura e credo che debba essere oggetto di quell’attenzione che merita non solo dal punto di vista della manutenzione (è inammissibile che non si riesca a garantire il riscaldamento invernale) ma anche della gestione dell’attività. Non si può andare avanti solo con le pur meritevoli iniziative dei privati, ma occorre portare avanti una programmazione che veda coinvolti sì le varie associazioni, ma il Comune deve assumere la regia di questa pianificazione e soprattutto farsi promotore di iniziative che oltre ad aggregare i giovani, favoriscano lo sviluppo della cultura».

 

LA REPLICA DELL’ASSESSORE PRESTI. Il problema è che l’impianto di climatizzazione è obsoleto (qualcuno sostiene che fosse già datato quando è stato installato proprio mentre era assessore alla Cultura lo stesso Alesci) e per risolvere il problema non basta una robusta manutenzione ma bisogna acquistarlo nuovo. «Costa circa 70 mila euro – spiega l’assessore Salvo Presti – ma con il dissesto e senza bilanci era impossibile. La verità è che l’intero restauro avvenuto quando Alesci era assessore nella giunta di Lorenzo Italiano è nato sotto una cattiva stella: infiltrazioni, sedie che si rompono, climatizzazione obsoleta, fossa dell’orchestra lillipuziana. Evidentemente all’epoca Alesci era distratto», ironizza Presti. Addirittura pare che parte delle attrezzature tecniche, dalle luci ai microfoni, siano ritornati alla ditta venditrice poichè non sarebbe stata pagata.

L’assessore Presti  ha già dato disposizione “urgente” agli uffici di predisporre gli atti per partecipare ad un bando della Regione da 5 milino di euro destinato ai piccoli teatri siciliani.  «Si sottolinea a tal proposito che il teatro trifiletti presenta serie criticità strutturali e impiantistiche  nonostante la conclusione dei lavori di restauro sia stata nel 2010. – si legge nella disposizione –  Pertanto con l’occasione del bando si segnalano:
1) i persistenti problemi di umidità e infiltrazioni provenienti dalle terrazze e dalle coperture, 
2) i persistenti problemi di umidità e infiltrazioni provenienti dal basso e dalle fondamenta.
3) impianti di riscaldamento e raffreddamento vetusti e non funzionanti
4) verifica funzionale dell’ impiantistica elettrica generale
5) sistemazione e adeguamento della fossa orchestrale
6) sistemazione delle poltrone
7) restituzione e apertura spazio contiguo in vico trifiletti, riapertura della comunicazione con zona palco.
Infine – conclude la nota a forma di Presti – si dispone di chiamare in contraddittorio dietro verifica dei sussistenti termini di legge le ditte che si sono occupate del restauro, non essendo ancora trascorsi 10 anni dalla conclusione dei lavori».

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Carmelo
Carmelo
5 anni fa

L’ultimo punto dell assessore presti mi piace . Solitamente a pagare i danni di certi appalti sono sempre i cittadini. Che sia la volta buona ?

pippo
pippo
5 anni fa

Freddo glaciale… addirittura… la Siberia è una tiepida località in confronto… ma non fate ridere i polli. A quanti °C corrispondeva questo freddo glaciale, 15?

Umberto I
Umberto I
5 anni fa

Faccio presente all’attuale assessore alla cultura, e per conoscenza anche all’attento predecessore, che circa 6 mesi addietro ignoti hanno asportato i pluviali in rame lato via Trifiletti.
Conseguentemente l’acqua piovana si riversa sui i muri perimetrali causando infiltrazioni ed umidità.
Spesa massima per la riparazione 500€ ; o si preferisce aspettare un paio d’anni per una spesa maggiore?

Paolo
Paolo
5 anni fa

Quando una ristrutturazione impiega anni, quando non si sposa un progetto innovativo (ecologico con pannelli solari e sistemi proiettati nel futuro), quando non si “vincolano” per legge, le ditte appaltatrici a fideiussioni per garantire il lavoro fatto e, soprattutto, quando a capo di una amministrazione abbiamo una squadra simile, il freddo è la sensazione esatta percepita! Complimenti

Salvo
Salvo
5 anni fa

Cosa bisogna commentare,con un giornalista come lei, che chissa per quale motivo scrive sempre a favore di questa indecorosa amministrazione.hanno umiliato una città.VERGOGNA

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
5 anni fa
Reply to  Salvo

Chiamare giornalisti coloro che non scrivono con obiettività è un eufemismo… io li chiamerei: lecca lecca che ti addolcisco la pillola… NB: redazione abbiate il coraggio di pubblicare per intero i commenti!!!