Comincerà il prossimo 18 febbraio davanti al Tribunale di Barcellona Pozza di Gotto il processo dell’operazione Gotha 7 che nel gennaio scorso ha messo sotto indagine 43 persone che secondo la Dda di Messina sarebbero legate al clan dei del Longano. A scegliere il rito ordinario anche l’ex consigliere comunale  di Milazzo Santino Napoli, 68 anni, che rimane agli arresti domiciliari dal giorno del blitz.

Assieme a lui alla sbarra ci saranno il consigliere di Terme Vigliatore, Francesco Salamone, Carmelo Giambò, Filippo Milone, Salvatore Piccolo, Giovanni Rao, Carmen Valenti e Francesca Cannuli.

Altre cinque persone hanno invece scelto di concordare la pena con l’accusa, e torneranno in aula il 14 gennaio per il patteggiamento. Si tratta di Agostino Campisi, Antonino Merlino, Aurelio Micale, Angelo Porcino e Maurizio Trifirò.

Una trentina di indagati ha scelto di definire la propria posizione in questa fase, optando per il processo abbreviato. Torneranno tutti davanti allo stesso giudice a febbraio prossimo. Quattro le udienze, già fissate dal gup Salvatore Mastroeni per il 4, 12, 19 e 25 febbraio.

Era scattata il 24 gennaio scorso l’operazione “Gotha 7” con la quale i carabinieri del Comando di Provinciale di Messina e del ROS e la Polizia di Stato, eseguirono una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Messina, sulla base della richiesta della Dda di Messina, a carico di 40 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso e di numerosissimi reati, quali estorsione (consumata e tentata), rapina, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di armi e violenza privata, reati aggravati dal cosiddetto metodo mafioso per aver fatto parte dell’associazione mafiosa denominata “Famiglia barcellonese” riconducibile a “Cosa Nostra” ed operante prevalentemente sul versante tirrenico della provincia di Messina.

L’operazione, sulla scia di quelle precedenti iniziate il 24 giugno 2011, è stata denominata “Gotha 7”. I carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento a carico di 29 soggetti (22 in stato di libertà e 7 già detenuti per altra causa) mentre, contestualmente, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al medesimo provvedimento nei confronti degli ulteriori 11 soggetti (8 in stato di libertà e 3 già detenuti per altra causa).