«C’era una volta un prigioniero. No: c’era una volta un bambino. Meglio ancora: c’era una volta una Poesia. Anzi, facciamo così: C’era una volta un bambino che aveva il papà prigioniero. E la Poesia? – direte voi – cosa c’entra? La Poesia c’entra perché il bambino l’aveva imparata a memoria per recitarla al suo papà, la sera di Natale. Ma, come abbiamo spiegato, il papà del bambino era prigioniero in un paese lontano lontano.» Comincia così “La favola del Natale” scritta nel 1944 da Giovannino Guareschi durante il suo internamento nel lager di Sandbostel, nel Nord della Germania, e messa in scena dal regista Vincenzo Tripodo e la sua straordinaria squadra di attori grandi e piccoli di ActorGym e Actorkids-Cooperativa Lunaria.

Lo spettacolo, che si svolgerà il 20 dicembre alle 19 al Monte di Pietà, è dedicato al maestro Antonio Gullo, prematuramente scomparso e cuore pulsante della palestra teatrale ActorGym e ActorKyds. Durante la performance verranno proiettate le illustrazioni della Favola ad opera dello stesso Guareschi. “Le muse ispiratrici? Freddo, Fame e Nostalgia”.

La favola è un sogno che aiuta a sopportare il dolore e la lontananza. Grazie alla sottile ironia di Guareschi, si può perfino sorridere per le peripezie del piccolo Albertino che, accompagnato dalla nonnina, attraversa un magico bosco per incontrare il papà prigioniero, almeno la notte di Natale.

Uno spettacolo straordinario, dunque, per vivere la magia della festa con lo spirito giusto: per emozionarsi, sorridere e soprattutto riflettere. Non a caso anche le finalità della messa in scena sono benefiche. Il ricavato (un contributo di 10 euro) verrà interamente devoluto a favore del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Policlinico Messina.

Sul palco, per questa straordinaria giornata all’insegna della cultura e della solidarietà, saliranno i piccoli di ActorKids-Lunaria: Elio Bongiorno, Flavia Bongiorno, Marianna Lembo, Michela Manna, Marco Mirenna, Filippo Morello, Sara Runci.

Per ActorGym: Donatella Alibrandi, Francesca Barbera Campagna, Linda Bonanno, Salvo Cacace, Annamaria Cannatelli, Emilia Celi, Tonino Donato, Valeria Foti, Grazia Maria Grasso, Daniele Grasso, Roberta Gullo, Francesco Irrera,  Anna Manfredi, Fabrizia Minciullo, Emanuele Morabito, Grazia Nuccio, Angelica Oliva, Angela Oteri, Anna Pagliaro, Stefania Panetta, Floriana Restivo, Rosalva Rizzo, Nicole Rossitto, Olimpia Saja, Donatella Salvà, Manuela Silipigni, Chiara Sterrantino, Giorgia Vadalà, Julia Vasilyeva, Giulia Zaccone.

Lo spettacolo è organizzato nell’ambito dell’evento “Sotto Un cielo di Stelle” voluto da Leo Club Messina Host in collaborazione con Pro Loco Capo Peloro e prevede, con ingresso al Monte di Pietà dalle ore 17.30 esposizione oggetti natalizi di artigiani locali; alle 19.30 lo spettacolo “La favola del Natale”, adattamento e regia di Vincenzo Tripodo e i cori a cura di Cecilia Foti ((scansioni Dominic Di Figlia By Slide e animazioni di Giuliano Pagliaro).

A seguire la visita di Babbo Natale per i più piccoli e il Coro Polifonico “Santa Maria dei Miracoli”, diretto dal Maestro Giacomo Arena. A fine serata verrà offerto un rinfresco.

Per info e prenotazioni:  Federica Pernice  340 9831 960, e-mail fedeperni93@gmail.com

Alfonsetta Lo Prete  3894835463, e-mail alfaloprete@gmail.com

ACTORKIDS & ACTORGYM

“La Favola di Natale”

DI Giovannino Guareschi

Giovedì 20 dicembre 2018  alle 19

Monte di Pietà

LO SPETTACOLO. Giovannino Guareschi scrive La favola di Natale nel 1944, durante il suo internamento nel Lager di Sandbostel, nel Nord della Germania. Arturo Coppola, compositore e compagno di prigionia, musica la fiaba e dirige orchestra e coro improvvisati in una baracca del campo, la sera di Natale dello stesso anno. La favola è un sogno che aiuta a sopportare il dolore e la lontananza; grazie alla sottile ironia di Guareschi, si può perfino sorridere per le peripezie del piccolo Albertino che, accompagnato dalla nonnina, attraversa un magico bosco per incontrare il papà prigioniero, almeno la notte di Natale. E così nasce la storia di Albertino, della nonna, del papà prigioniero, e delle piccole creature che vivono e parlano in un bosco fantastico. Ed è anche la storia di quegli uomini che l’ascoltarono in una baracca del Lager tedesco, e che proprio grazie alle parole di Guareschi riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.