L'ingresso della centraleA2A di San Filippo del Mela (FOTO OGGI MILAZZO)Centrale A2a di San Filippo del Mela, senza termovalorizzatore i sindacati temono per il futuro 5 Novembre 2018 Ambiente 10 Commenti Carlo Caruso (Uiltec) «Più di 300 posti di lavoro a serio rischio di future prospettive occupazionali all’interno della centrale A2A». E’ questo è il grido d’allarme lanciato da Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina, e Carlo Caruso, Segretario generale Uiltec Messina i quali chiedono la costituzione di un tavolo di confronto con l’azienda e le istituzioni locali. «Si tratta delle maestranze della società A2A Energiefuture impegnate nella Centrale di San Filippo del Mela, dove attualmente sono occupati circa 180 lavoratori diretti e circa 200 nell’indotto, numeri che allo stato possono aumentare per l’importante attività di manutenzione che si effettua nelle fermate programmate», spiegano i segretari di Uil e Uiltec. Il riferimento è alla bocciatura da parte del Governo nazionale del progetto di riconversione del sito che prevedeva la realizzazione di un termovalorizzatore alimentato a Css (combustibile derivato dai rifiuti). Ivan Tripodi (Uil Messina) «La bocciatura pone, a questo punto, serissimi interrogativi per il futuro dei lavoratori – continuano – Infatti, lo scorso 12 ottobre le organizzazioni sindacali di categoria hanno inoltrato all’azienda un’urgente richiesta d’incontro unitaria, per ragionare concretamente e senza sofismi sugli scenari futuri, sui disegni aziendali e sulle dovute azioni da mettere in campo per mantenere il sito produttivo e tutelare gli attuali livelli occupazionali. Alla data odierna non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte dell’azienda: un silenzio assordante e preoccupante, poiché ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità da parte di A2A Energiefuture. Ma, evidentemente, il profitto economico è l’unico valore per quest’azienda che, come noto, grazie al sito di S. Filippo del Mela ha sensibilmente aumentato il proprio conto economico», hanno ribadito i due segretari. Alla Uil preoccupa il silenzio generale che accompagna il futuro della centrale che – ad onor del vero – è ancora ritenuta da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, una centrale strategica. «Nessuno parla del futuro della centrale di San Filippo come se la scottante problematica si potrà risolvere da sola. Purtroppo non funziona così poiché, se da parte dell’azienda non verrà presentato un nuovo, alternativo e credibile Piano industriale, si rischia un’inaccettabile e drastica riduzione della forza lavoro in una realtà, come quella della Città metropolitana di Messina, che ha un tasso di disoccupazione tra i più alti dell’intero paese», conclude la nota. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 7.338 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT