La chiusura di Piazza Ngonia Tono al traffico veicolare potrebbe costare caro al Comune di Milazzo. Nei giorni scorsi è stato notificato un ricorso presentato da un imprenditore che opera nella zona, il quale si ritiene penalizzato per il calo del fatturato e l’impossibilità di mantenere la forza lavoro (ben 12 unità) a causa del provvedimento viario. Il risarcimento richiesto supera i due milioni di euro.

Il problema è legato non solo all’impossibilità di accedere quotidianamente al bar (i mezzi dovrebbero essere lasciati al oltre 500 metri dall’ingresso scoraggiando gli avventori) ma specialmente all’organizzazione di cerimonie come i matrimoni che con il sole cocente o pioggia scrosciante creerebbe non pochi problemi agli ospiti per raggiungere la sala con anziani e bambini. L’estate scorsa un blitz della polizia municipale avrebbe multato pure la macchina degli sposi rovinando l’entrata in sala.

L’ordinanza del Comune guidato da Giovanni Formica prima doveva essere limitata al periodo estivo per fronteggiare il numero enome di mezzi che accedevano alla piazza per godere di uno dei tratti di spiaggia più incantevole di Milazzo. A settembre è stata reiterata anche per il resto dell’anno. Inoltre è stato attivato il disco orario di due ore lungo la via Tono e posto un divieto di accesso (tranne ai residenti) delle viuzze interne per evitare disagi ai residenti. Provvedimenti a dir poco impopolari di cui si stenta a concepirne la stessa essenza specialmente nel periodo invernale anche per la cronica assenza di controlli.

L’imprenditore ha presentato ricorso al Tar quantificando il danno in 2 milioni e 150 mila euro: 2 milioni per il deprezzamento dell’azienda e 150 mila euro per il mancato incasso.

Nel ricorso viene evidenziato come l’area non è neanche di proprietà del Comune di Milazzo (ma del demanio), ente che non non vanta neanche un titolo concessorio. L’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, addirittura, sulla scorta del ricorso a firma dello studio guidato dall’avvocato Ciro Gallo, ha intimato al Comune di Milazzo di rivedere le proprie determinazioni in quanto non avrebbe nessuna titolarità sulla piazza ma la competenza sarebbe del Dipartimento Regionale.

Subscribe
Notificami
guest
29 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Davide
Davide
5 anni fa

Non conosco il progetto del locale, ma poiché trattasi di un edificio di una certa cubatura, non certo di un chioschetto prefabbricato, dovrebbe contemplare un minimo di posti auto (a parte quelli per consentire il carico e scarico della merce). Impensabile dover usufruire di tutta la piazza che, altrimenti, verrebbe trasformata a mo’ di parcheggio stabile per il locale “chic” in questione.

Davide
Davide
5 anni fa
Reply to  Davide

Il proprietario del locale non è a conoscenza che per una struttura di quel genere ci vorrebbero dei parcheggi appositi, privati, a servizio del proprio esercizio? Oppure vorrebbe arrogarsi il diritto di usufruire di tutti gli spazi pubblici per farne luoghi di sosta macchine e tavolini, con annessi ombrelloni? Eventualmente, paghi, lá dove possibile, suolo pubblico e non rompa le balle!

H20
H20
5 anni fa

Abbiamo un grande comune ahahahah

Franco
Franco
5 anni fa

Quando questo signore prima che fosse fatta l’isola pedonale ha messo le transenne all’altezza della chiesa a chi ha chiesto il permesso, al comune o al demanio? E i tavoli in mezzo alla strada chi li ha autorizzati il comune o il demanio? O probabilmente ha fatto tutto abusivamente!

Tonio cartonio
Tonio cartonio
5 anni fa

Il comune ha voluto chiudere la piazza per favorire quei quattro pescatori, u vuliti capiri o no

Saverio Scolaro
Saverio Scolaro
5 anni fa
Reply to  Tonio cartonio

Prima di scrivere baggianate, informati bene. U Capisti o no. Saluti

Franco
Franco
5 anni fa

ah già,ma a milazzo fa figo andare all’angonia bay. La gente dovrebbe evitare di rimpiguare le tasche a queste persone non andando piu,sai quanti locali ci sono per prendersi un cocktail?a bizzeffe. Se apriranno la piazza vi ziccamu cu tutta a machina da dintra e poi voglio vedere a chi fate ricorso