SAN FILIPPO DEL MELA. La campagna elettorale è ormai agli sgoccioli. Questa sera si terranno, a partire dalle 19.30, gli ultimi comizi in piazza Garibaldi a San Filippo del Mela. I quattro candidati sindaci parleranno uno dopo l’altro, per un’ora massimo ciascuno, nel seguente ordine: Fiorello, Vento, Pino, Picciolo. Nei vari comizi, i primi nell’era delle dirette live di Facebook, non sono stati risparmiati i colpi bassi da nessuno, perdendo di vista, talvolta, la discussione sul merito dei programmi. Alcuni fatti, però, saranno sicuramente ricordati. In primis, il numero sproporzionato di candidati di Cattafi. E non si parla solo dei candidati consiglieri, ma della presenza di ben due aspiranti sindaci originari della frazione filippese: Carmelo Fiorello e Alessandro Picciolo.

Sempre in tema di “territorialità”, non si possono non citare altri due fatti che hanno animato il dibattito. Gianni Pino, nato a Barcellona, cresciuto a Olivarella, ma formalmente residente a Milazzo, a cento metri dal confine con San Filippo del Mela, è stato accusato da subito di essere uno “straniero” e di non conoscere bene il territorio.

Dall’altro lato, il candidato Ferdinando Vento, puro sangue filippese, ha schierato, invece, nella sua lista alcuni “milazzesi”. I manifesti del candidato Carmelo Fiorello, poi, non hanno avuto pace. Colpa del nuovo regolamento sulle pubbliche affissioni, l’aspirante sindaco è stato bacchettato più volte per aver fatto affiggere fuori dagli spazi predeterminati i propri manifesti, che sono stati puntualmente ricoperti dagli operai del comune con della vernice rosa.