Lo studio legale Vincenzo Isgrò ha adottato il verde di Villa Vaccarino, la storica residenza liberty di via Cristoforo Colombo che per decenni ha ospitato gli uffici giudiziari distaccati del Tribunale di Barcellona. Il protocollo – al culmine di un iter che ha messo a dura prova la determinazione della parte privata – è stato firmato ieri mattina tra l’avvocato Isgrò e il dirigente Tommaso La Malfa con la “benedizione” dell’assessore all’Ambiente Damiano Maisano.

Sulla falsa riga di quanto già accade con le rotatorie in ossequio al “Regolamento comunale per l’adozione di aree pubbliche e arredi urbani”, lo studio legale si è impegnato a curare il giardino esterno all’edificio a proprie spese e nel rispetto di un rigido disciplinare che tutela le essenze e ne indica le modalità e le prescrizioni tecniche (dalla potatura all’irrigazione ai trattamenti fitosanitari, alla semina). La convenzione ha una durata di quattro anni rinnovabili.

L’area di Villa Vaccarino è vasta 4730 mq di cui 450 mq occupati dalla struttura, 1650 mq di aiuole e verde, 140 mq occupati da fontane. Il sito conserva specie arboree di pregio come Grevillea, Leccio, Palma da datteri del Senegal, Palma blu del Messico, Pino Australiano, Ibisco di Norfolk. L’anno scorso fu al centro dell’interesse dell’imprenditore indiano Maesh Panchavaktra che voleva ristrutturare il villino liberty per trasformarlo nella sede legale della società che avrebbe dovuto gestire un fantomatico aeroporto nella zona industriale di Milazzo.

«Ho deciso di fare questo passo per puro senso civico – chiarisce ad Oggi Milazzo l’avvocato Vincenzo Isgrò – l’intento mio e degli amici che mi sostengono, a cominciare da Salvatore Andaloro e dalla sua azienda, è quello di rendere fruibile questo bene a tutti a cominciare dalle scolaresche e dai turisti che fino ad oggi hanno potuto ammirare i giardini da fuori». Isgrò non esclude collaborazioni con l’istituto Agrario per coinvolgere gli studenti nella cura delle essenze anche per fini didattici.

L’assessore Damiano Maisano ha definito l’accordo «un esempio da replicare che dimostra quanti cittadini amano il territorio e hanno voglia di migliorare il luogo in cui vivono in maniera disinteressata». Grazie alla cura del verde l’esterno della villa potrà continuare ad ospitare iniziative culturali come avvenuto con successo negli anni scorsi ma in un contesto più decoroso.