ISTITUTO LEONARDO DA VINCI. Si chiama “WeAreDrops” – Noi siamo gocce ed è il nuovo progetto dell’artista Giuseppe La Spada. Un’iniziativa che il mese scorso è stata presentata anche all’Istituto “Leonardo Da Vinci”. L’evento, a cui hanno partecipato gli alunni del corso di Grafica e Comunicazione, insieme ai rappresentanti di tutti le classi dell’Istituto, è stato introdotto dalla Preside, Stefania Scolaro, che tracciate le linee generali, ha dato la parola all’artista Giuseppe La Spada, ideatore del progetto ed autore della parte grafica e fotografica, presente all’incontro insieme al biologo e fotografo Carmelo Isgrò, che ne ha curato l’aspetto scientifico e naturalistico.

Giuseppe La Spada è un artista di arti grafiche nato a Palermo, cresciuto a Milazzo e attualmente residente a Milano, classe 1974, che, attraverso le sue opere, ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale e la cui fama, già notevole, è certamente destinata a crescere ed affermarsi vista la sua giovane età e la indiscussa originalità del suo profilo artistico. Le sue opere, dalle quali traspare il grande amore per la sua terra di origine, cercano di stimolare nei ragazzi la voglia di guardarsi di più intorno, portandoli a riflettere sul valore del luogo in cui vivono e sulla necessità di non dare nulla per scontato, a partire dall’elemento più comune per chi vive su una città costiera, come Milazzo, il mare, protagonista e tema dominante delle sue opere.

Il progetto presentato, riprendendo le parole dell’artista “… è un connubio di arte, scienza e scuola per una giusta ecosofia e un futuro sostenibile” che parte proprio dal mare, grembo della vita e modello del sistema ecologico globale, oggi deturpato dall’intervento distruttivo dell’uomo e arriva alla costruzione di una nuova mentalità attraverso la formazione dei bambini e dei ragazzi nelle scuole.

Alcune delle foto presentate a noi, realizzate sott’acqua dall’artista La Spada ritraggono una famosa campionessa di sci, nelle caratteristiche pose, munita di sci ed abbigliamento tipico dello sport. Il paradosso è stato costruito per provocare una riflessione circa il fenomeno del riscaldamento globale, per effetto del quale le piste innevate sulle quali si pratica lo sci potrebbero trasformarsi in “piste subacquee”.

La bellezza delle immagini e la loro forza comunicativa è il mezzo attraverso il quale l’artista trasmette il messaggio educativo supportato dalle informazioni scientifiche fornite dal biologo Carmelo Isgrò, che illustra le terribili conseguenze dell’inquinamento del mare e della fauna marina, in particolar modo a causa della plastica.

Questo progetto dimostra una volta di più, quanto le immagini possano essere un eccezionale mezzo per la circolazione delle idee e delle comunicazioni e dell’assoluta necessità di cambiare direzione e rieducarci al rispetto dell’ambiente e di ogni forma di vita in esso contenuta.

Mi piace, a questo proposito, riportare una frase tratta da un film che l’artista La Spada ha adottato e dalla quale ha tratto l’idea del titolo del progetto: “Una goccia + una goccia non fa due gocce ma una goccia più grande” a significare che ognuno di noi può realizzare il cambiamento partendo dalla correzione del proprio stile di vita.

ISABELLA FELICE IIIA

Grafica e Comuncazione